Il Buco di Michelangelo Frammartino riceve il premio speciale della giuria a Venezia

E' stato Bong Joon-ho che ha incoronato il film del regista che racconta l'avventura degli speleologi piemontesi che nel 1961 esplorarono l'abisso del Bifurto nel comune di Cerchiara di Calabria.

Il film arriva dopo 11 anni di assenza (il suo ultimo lavoro è stato Le quattro volte)

Grazie San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara, Rotonda, Terranova del Pollino da dove viene Nicola Lanza, il meraviglioso pastore del film, grazie Caulonia e grazie alla Calabria che è la regione più bella d’Italia». (ABMreport)

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Il premio più importante è sicuramente il ‘Premio Speciale della Giuria‘ ad un film che parla di Speleologia, in maiuscolo, assegnato nella serata finale. Per Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema: “Il buco di Michelangelo Frammartino mostra immagini mai viste, racconta qualcosa di altro, di lontano da tutto (La Scintilena)

Ne aveva tutti i titoli Michelangelo Frammartino, un intellettuale cineasta milanese di residenza, ma che ha sempre dichiarato “Sono calabrese, e i calabresi nascono ovunque nel mondo”. La politica che litiga sul nulla ricordi queste parole di questo maestro del cinema calabrese nell’intimo, prima di salire domani sul carro dei vincitori (Quotidiano del Sud)

Per il braccio destro di Giovanni Minoli alla Calabria Film Commission «il prestigioso premio a Frammartino è la dimostrazione di quanto la forza delle nostre radici e il bagaglio storico e culturale calabrese rappresentino un patrimonio capace di rilanciare l’immagine e la reputazione della regione» (Quotidiano del Sud)

Il buio, al contrario, fa paura, il buio comporta una responsabilità nei confronti dello spettatore Intorno abbiamo molta luce, molte immagini luminose e seducenti; d’altronde si sa, questa luce è molto più accattivante. (Quotidiano del Sud)

Ed esattamente sono due, il primo premio è la pellicola d’oro a Luca Massa, operatore speleologo per le riprese del film che rievoca la straordinaria impresa del Gruppo Speleologico Piemontese torinese che, nel 1961, scoprì l’abisso del Bifurto una delle grotte più profonde del mondo. (La Riviera)

Una soddisfazione enorme per Caulonia, orgogliosa di annoverare un artista come Frammartino tra i suoi figli migliori. Con emozione e orgoglio voglio riprendere le parole pronunciate dal regista Michelangelo Frammartino nel ricevere il Premio speciale della Giuria per “Il Buco” alla 78esima Mostra del cinema di Venezia (Corriere della Calabria)