Rebellin, preso il pirata: "L'ha visto ed è fuggito". Era già stato condannato

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In attesa che possa diventare legge la regola del metro e mezzo, c'è chi scappa a chilometri di distanza. C'è chi ha la forza di scendere dal proprio autoarticolato dopo aver travolto e ucciso un uomo di 51 anni, controllato che tutto fosse a posto per poi darsela a gambe, senza provare il minimo imbarazzo. E non sarebbe neppure la prima volta. In attesa che il metro e mezzo da tenere quando si sorpassa un ciclista diventi legge, arriva la notizia che è stato rintracciato in Germania il camionista che tre giorni fa ha travolto e ucciso Davide Rebellin, mentre era in bici lungo la strada Regionale 11, a Montebello Vicentino, senza fermarsi e riprendendo la sua marcia. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

È un 62enne tedesco il camionista-pirata responsabile della morte dell’ex campione di ciclismo: lo cercavano le forze di polizia di mezza Europa e alla fine è stato individuato e denunciato grazie alla collaborazione avviata dai carabinieri di Vicenza con la polizia tedesca, il Servizio di cooperazione internazionale di polizia (Scip) e l’Interpol. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Cosa resta della due ruote di Rebellin (Yahoo Eurosport IT)

I tassi negativi hanno abituato troppo bene il sistema ma ora le banche si impegnano per non scaricarne tutti gli effetti sulle aziende Si tratta della terza e quarta tranche dei BTP in scadenza 1 maggio 2033 con Codice ISIN IT0005518128. (InformazioneOggi.it)

Sarebbe stato individuato il presunto responsabile dell'investimento dell’ex campione di ciclismo Davide Rebellin, travolto e ucciso da un camion durante un allenamento in bici da corsa lungo la strada regionale 11 in direzione di Montebello Vicentino (ilGiornale.it)

Ancora non sono trapelate notizie su eventuali figli. Le poche cose che sappiamo su Davide e il rapporto che aveva con la moglie Fanfan è ciò che lei stessa ha postato sul suo profilo Instagram. Fanfan Antonini è la moglie di Davide Rebellin, l'ex ciclista italiano investito da un camion a Montebello Vicentino (ilmessaggero.it)

La Procura della Repubblica di Vicenza ha ricostruito come si sono svolte le indagini per arrivare all’individuazione dell’uomo, che non si era fermato dopo l’incidente mortale. Decisive, ricostruisce la Tribuna di Treviso, in principio sono state le immagini riprese da una videocamera di sorveglianza di un negozio, nei pressi del luogo dell’investimento, che avevano consentito di appurare che la targa dell’automezzo, di marca Volvo, era tedesca. (La Stampa)