Quella crisi scatenata da uno sceicco. Cresce ancora il peso delle finanza araba

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A far scoppiare la bufera sul Credit Suisse e sulle altre banche europee è stato un tranquillo signore dal sorriso ironico e dall'inglese impeccabile. In un'intervista a Bloomberg Tv, un paio di giorni fa, Ammar Abdul Wahed Al Khudairy si è limitato a dire che la banca di cui è presidente, la Saudi National Bank, non avrebbe messo altri soldi nell'istituto elvetico in difficoltà: «Abbiamo quasi il 10% del capitale, se si supera questa quota bisogna affrontare una serie di complicazioni regolatorie. (ilGiornale.it)

Su altre fonti

Il titolo della banca ha iniziato a scendere all’inizio della settimana dopo che la Saudi National Bank ha rivelato che non avrebbe fornito alla banca altra liquidità a causa dei requisiti normativi. La banca è sottoposta a una massiccia revisione strategica volta a ripristinare la stabilità e la redditività dopo una serie di perdite e scandali, ma i mercati dei capitali e le parti interessate non sembrano convinti. (Borse.it)

Oltre che sulla liquidità della banca centrale svizzera, il Credit Suisse potrebbe far leva su Qatar Holding e l’asset manager Olayan Group, altri soci strategici dopo il no della Saudi National Bank, primo azionista. (Corriere della Sera)

Il Credit Suisse è ancora sotto pressione alla Borsa di Zurigo, mentre il mercato resta inquieto sulle prospettive del gruppo. Il titolo della seconda banca elvetica che, alla vigilia aveva recuperato buona parte del crollo di mercoledì , ha ripreso la via del ribasso ed è arrivato a perdere circa 4 punti, mentre l'indice Smi è in aumento frazionale. (Il Sole 24 ORE)

A Wall Street invece, si è formato un pattern che in situazioni similari ha visto ripartire il rialzo con probabilità del 90% Frattanto Wall Street probabilmente ha segnato il suo minimo ed è pronta a ripartire. (Proiezioni di Borsa)

Credit Suisse affonda e l’Europa trema all’idea di un effetto contagio. Ma quali sono i rischi per le altre banche, italiane ed europee e per i risparmiatori? La crisi di Credit Suisse, uno dei maggiori istituti bancari al Mondo, sta creando forti preoccupazioni tra i risparmiatori e gli investitori. (Proiezioni di Borsa)

L’inflazione continua a preoccupare i banchieri di Zurigo. Determinata a rallentare l’aumento dei prezzi, la Bns proseguirà a passo spedito con la stretta monetaria, nonostante le difficoltà che sta affrontando Credit Suisse e, secondo gli analisti di Citi, deciderà per un balzo di 50 punti base nella riunione di giovedì 23 marzo. (Milano Finanza)