Coronavirus: petrolio in caduta, con Wti in rotta verso 50 dollari

Finanzaonline.com ECONOMIA

A livello operativo, in “Eventi&Commenti – Mercati infettati dal virus, prospettive”, Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte Sim, ha snocciolato alcune stime sul tema petrolifero.

In particolare, il Wti (riferimento Usa) lascia sul terreno il 4,5% a 50,99 dollari al barile, mentre il Brent (riferimento europeo) lascia sul terreno il 4,8% a 55,16 dollari.

Anche il petrolio sta risentendo delle notizie della diffusione del coronavirus, con le quotazioni dell’oro nero che cedono quasi il 5 per cento. (Finanzaonline.com)

Se ne è parlato anche su altri media

È comunque probabile che i consumi energetici della Cina, benché crollati a causa del virus, si riprenderanno in fretta una volta passata l’emergenza. E nessuno degli altri Paesi colpiti dal contagio pesa quanto Pechino sul mercato: l’Italia ad esempio rappresenta poco più dell’1% della domanda petrolifera globale. (Il Sole 24 ORE)

Negli Stati Uniti, invece, Trump ha tentato di rassicurare gli americani sulla presenza di un rischio non elevato. Poi è toccato anche agli Stati Uniti, che hanno iniziato a temere la diffusione dell’epidemia nonostante i casi accertati siano risultati poco più di 50. (Money.it)

Nella seduta di ieri, le quotazioni del petrolio WTI hanno subito un netto deprezzamento, riportandosi a ridosso del supporto a 50,64 dollari al barile, ereditato dai lows del 15 gennaio 2019, dove è iniziata una lieve ripresa. (Money.it)

Le riserve strategiche di petrolio restano ferme a 635 MBG. Il consensus prevedeva un aumento più robusto, ovvero di 2 milioni di barili. (Il Messaggero)

Al 21 febbraio, gli stock di greggio statunitensi sono aumentati di 500 mila barili. Lo ha annunciato l’EIA (Energy Information Administration), la divisione statistica del Dipartimento dell’Energia statunitense. (Money.it)

Per contro, il prezzo del petrolio è crollato nelle contrattazioni internazionali, con il Brent a perdere oltre il 4%, scendendo sotto i 56 dollari al barile, -15% da inizio anno. Le quotazioni del petrolio sono schizzate ieri ai massimi dalla fine del 2012, cioè da oltre 7 anni. (InvestireOggi.it)