Rai, Fieg contro Fuortes: canone finanzia offerta da tv commerciale

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Primaonline ECONOMIA

Come era facile immaginare, le dichiarazioni in Commissione di Vigilanza dell’ad Rai, Carlo Fuortes, sulla situazione delle risorse del servizio pubblico non sono passate inosservate.

La federazione degli editori si è detta “sorpresa e sconcertata” per le parole di Fuortes, definendo le risorse destinate al Fondo “limitate”, a fronte dell’1,7 miliardi incassato dalla Rai”.

Un canone che dovrebbe servire a garantire il servizio pubblico e che, invece, finanzia una programmazione in gran parte commerciale, sostanzialmente simile a quella delle televisioni commerciali, come qualsiasi cittadino può constatare quotidianamente

Per poi attaccare: il canone “che dovrebbe servire a garantire il servizio pubblico, invece, finanzia una programmazione in gran parte commerciale, sostanzialmente simile a quella delle televisioni commerciali, come qualsiasi cittadino può constatare quotidianamente”. (Primaonline)

La notizia riportata su altri giornali

Fuortes ha parlato anche della raccolta pubblicitaria, destinata a ridursi se venisse approvato, così come è, il nuovo Tusmar. Inoltre – ha sottolineato – dal contratto di servizio emergono nuovi obblighi per la Rai, senza un corrispondente aumento delle risorse. (Primaonline)

Era seguita una richiesta di chiarimenti - tramite lettera - da parte del presidente della commissione, Alberto Barachini, e di altri commissari, e stasera Fuortes ha chiarito che la querela non c'è mai stata, i 90 giorni entro cui proporla erano scaduti. (La Stampa)

“Altro che servizio pubblico…”. E dunque il presidente Riffeser Monti ha aggiunto L’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes vuol tagliare i fondi all’editoria. (Editoria.tv)

Lo sottolinea all'Adnkronos il consigliere Rai eletto dai dipendenti Riccardo Laganà all'indomani dell'audizione dell'amministratore delegato Carlo Fuortes nella commissione parlamentare di Vigilanza Rai. (Adnkronos)

Di fronte alla umile realtà dei conti in mano si è vista quella surreale dei Vigilanti, autori di tre distinti tipi di reazioni. E c’era poi la modalità-Gasparri, animata dal sospetto che il rigore amministrativo finisca a scompigliare la Rai finora cosa loro. (Domani)

La federazione degli editori si è detta “sorpresa e sconcertata” per le parole di Fuortes, definendo le risorse destinate al Fondo per l’editoria “limitate, per l’esattezza 110 milioni, a fronte dell’1,7 miliardi incassato dalla Rai Rai che rappresenta una quantità di risorse senza uguali per gli altri operatori”. (Informa)