Prima Uber, poi Il coronavirus: così finisce in bancarotta il gigante Hertz

La Repubblica ECONOMIA

Di fronte al rifiuto delle banche di concederle altre dilazioni, non ha avuto alternativa alla bancarotta.

L’ultimo caso è Hertz, la numero uno mondiale nel business del “rental car”, l’autonoleggio.

La Hertz ad aprile era già diventata insolvente, non essendo riuscita a pagare un rateo di “lease” ai propri creditori.

Fu fondata a Chicago nel 1918 e all’inizio si chiamava Rent-a-Car: di fatto divenne sinonimo di autonoleggio, un business all’epoca nascente. (La Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Nella procedura Usa l'omologazione chiude l'iter del Chapter 11 e libera il debitore da tutti i debiti antecedenti. (askanews) - Che cos'è il Chapter 11, il capitolo 11, della legge fallimentare statunitense, che in queste ore si sta applicando al colosso statunitense dell'autonoleggio Hertz, dopo essere stato adottato in molti altri casi Oltreoceano? (Yahoo Finanza)

Hertz affonda a Wall Street e per le conseguenze del coronavirus presenta istanza di fallimento negli Stati Uniti e in Canada. «Tuttavia - precisa la nota - , permangono incertezze sul ritorno del reddito e sulla completa riapertura del mercato, il che ha reso necessaria l'azione di oggi». (Il Messaggero)

Anche i department stores accusano gli effetti del coronavirus, tra chiusure di negozi, bancarotte, procedure fallimentari e perdite ingenti. La Hertz non è di certo la prima società ad essere stata messa in ginocchio dall’emergenza coronavirus. (Proiezioni di Borsa)

È vero che Hertz aveva già attraversato una pesante crisi nel 2008 ma sembrava essersi ripresa e navigare ora in buone acque, ma il lockdown è stato fatale. Il coronavirus ha praticamente azzerato la domanda del colosso dell'autonoleggio nato un secolo fa con una flotta di Model T Ford. (L'Unione Sarda.it)

Non sapere quando e in che misura riprenderanno le vendite, è stato detto, ha reso necessario il fallimento. Un altro grande colosso dichiara fallimento a causa del Coronavirus. Hertz non è di certo la prima società ad essere stata messa in ginocchio dall’emergenza Coronavirus. (Bitecoin)

Le difficoltà della Hertz furono chiare già all’inizio dei lockdown nordamericani con l’annuncio di diecimila licenziamenti. La Hertz ad aprile era già diventata insolvente, non essendo riuscita a pagare un rateo di “lease” ai propri creditori. (Positanonews)