Bolivia: Jeanine Añez si autoproclama “presidenta”, per lei gli indios sono subumani, 30 sono già stati uccisi e tutti… tacciono

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Lo “Zar” diceva a Palalo: “gli indios di oggi sono codardi, distrutti dalla fame e il vizio dell’alcol e della coca.

Vogliono essere liberi e capaci di costruire il proprio futuro.

Sa che la sua forza è nell’unità e che solo con essa si potrà ottenere la sconfitta degli usurpatori che oggi vogliono depredare il paese.

Perché essere uccisi da esercito e polizia o da bande paramilitari della destra, oggi in Bolivia è facile. (Vicenza Più)

Se ne è parlato anche su altri media

Intanto la Chiesa Cattolica, molto influente nel Paese, ha auspicato un dialogo nazionale per mettere fine a oltre un mese di violenti proteste che hanno provocato 23 morti finora. (askanews)

Con il passare delle ore però è emersa la durezza della repressione e l’esistenza di morti e feriti. – LA PAZ, 20 NOV – Si è conclusa con un bilancio di tre manifestanti morti e almeno altri 30 feriti una battaglia campale svoltasi ieri nelle vicinanze di un impianto per lo stoccaggio di carburante dell’impresa statale Ypfb a Senkata, vicino a El Alto, in Bolivia (la voce d'italia)

L'impianto era stato bloccato da tempo da manifestanti pro-Morales,al punto che nella capitale già era evidente la mancanza di benzina e diesel,per cui in mattinata è scattata una operazione delle forze di sicurezza che hanno represso la protesta. (Rai News)

In un primo momento si sono solo viste le autocisterne uscire dal deposito con il carburante per dirigersi verso La Paz e poi alcune ambulanze lasciare il luogo degli scontri. (In Terris)

Ancora scontri in Bolivia. Nel Paese, da cui Morales è fuggito per rifugiarsi in esilio in Messico, si è autoproclamata presidente ad interim la senatrice d’estrema destra Jeanine Anez. – Una persona è stata uccisa e altre sono state ferite a La Paz, nel corso di scontri fra manifestanti e l’esercito che sgomberava una raffineria bloccata da sostenitori di Evo Morales, dimessosi dalla presidenza boliviana. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

Le forze di sicurezza, così, hanno dato il via a un’operazione per rimuovere il blocco, usando anche armi, lacrimogeni ed elicotteri. È questo il bilancio degli scontri con gli agenti che si sono registrati martedì in Bolivia, vicino a un impianto per lo stoccaggio di carburante dell'impresa statale Ypfb a Senkata, vicino a El Alto. (Sky Tg24 )