Istat: condizionatori accesi d'estate in media 6 ore al giorno - LaPresse

LAPRESSE ECONOMIA

Roma, 21 giu.

Lo rileva l’Istat

(LaPresse) – Nei mesi caldi i condizionatori sono accesi in media sei ore e 17 minuti al giorno; rimangono accesi per circa tre ore nel pomeriggio, poco più di due ore di notte e circa un’ora la mattina.

Gli impianti di condizionamento centralizzati o autonomi rimangono accesi più a lungo (sette ore e 11 minuti) rispetto agli apparecchi singoli di solo raffreddamento (sei ore e sette minuti) o di caldo/freddo (sei ore e un minuto). (LAPRESSE)

Su altri giornali

Frigoriferi e lavatrici sono presenti in quasi tutte le famiglie (99,5% e 97,3%). Il metano è la fonte di alimentazione più diffusa: nel 68% dei casi per i sistemi prevalenti di riscaldamento e nel 69,2% per l’acqua. (Istat)

Il 28,5% delle famiglie dotate di condizionamento accende il sistema unico o indicato come prevalente tutti i giorni o quasi (nei mesi caldi), il 35,3% qualche giorno a settimana; un quarto delle famiglie (24,1%) lo utilizza solo occasionalmente o non lo utilizza mai. (LAPRESSE)

L’utilizzo quotidiano aumenta al crescere del numero dei componenti familiari, dalle famiglie con una sola persona (25,5%) a quelle con cinque o più (31,8%). Rispondono così gli italiani alla domanda retorica incautamente posta da Draghi quando presentò il Def lo scorso 6 aprile: «Preferiamo la pace o il condizionatore acceso?». (leggo.it)

L’8,4% delle famiglie è dotato di più tipi di condizionamento, tra impianti, apparecchi singoli solo freddo e apparecchi singoli caldo/freddo. (LAPRESSE)

(askanews) – Il metano è la fonte di alimentazione più diffusa, sia per il riscaldamento (68%) che per la produzione di acqua calda (69,2%). Martedì 21 giugno 2022 - 10:35. Gas, Istat: metano fonte più diffusa nelle case degli italiani. (Agenzia askanews)

ItaliaOggi Energia, Istat: il 50% delle famiglie ha il condizionatore, il 25% lo accende tutti i giorni. La metà delle famiglie italiane (48,8%) dispone di un sistema di condizionamento; la diffusione è sostenuta in tutte le aree del Paese: 51,2% nel Mezzogiorno, 49,1% al Nord e 44,2% al Centro. (Notizie - MSN Italia)