Vittoria Sgarbi multato in Svizzera, “non andro mai più lì”

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E la promessa: “Non andrò mai più in Svizzera”

Ai suoi follower Vittorio Sgarbi, 70 anni, ha fatto sapere che “si può stare nella propria vita senza andare in Svizzera” e di aver contattato l’ambasciatore svizzero.

Disavventura in Svizera per il critico d'arte. Vittorio Sgarbi, su Facebook, ha attaccato la Svizzera e la sua polizia perché è stato trattenuto “in stato di fermo” in dogana.

L’autista del critico d’arte “avrebbe azionato il lampeggiante sull’auto a una manciata di metri dal valico, ma ancora in territorio ticinese (BlogSicilia.it)

Ne parlano anche altre testate

E subito è arrivata la multa di 500 franchi. Ancora una volta l’assessore alla Bellezza del comune di Viterbo, Vittorio Sgarbi, fa una brutta figura. (Tuscia Web)

Così quando l’autovettura su cui era a bordo Vittorio Sgarbi è arrivata al confine di Chiasso-Brogeda, la polizia svizzera l’ha fermata e ha contestato la violazione del codice stradale. Multa per Vittorio Sgarbi. (ilmattino.it)

Scicli – Vittorio Sgarbi seguirà la candidatura di Scicli a Capitale della Cultura Italiana nel 2026. L’occasione è stata utile per presentare alla stampa ed alla città il progetto di riqualificazione del quartiere rupestre di Chiafura e del complesso monumentale della Croce, entrambi già finanziati dalla Regione Siciliana. (Quotidiano di Ragusa)

Sgarbi ha cercato anche di difendersi e spiegare quanto accaduto: “L’auto col lampeggiante ce l’ho per le minacce della mafia, il mio autista ha la qualifica di agente di Ps…”. (361 Magazine)

Dal “superamento a sinistra” (“ero a destra”), al lampeggiante blu (“stavo dormendo, non sapevo che il mio autista lo avesse acceso”). L’auto in cui si trovava avrebbe superato altre vetture in coda, e per andare più velocemente l’autista avrebbe anche acceso il lampeggiante blu. (Il Primato Nazionale)

“Le regole sono regole, per tutti”. Il noto critico d’arte italiano, fermato sabato pomeriggio alla dogana di Chiasso-Brogeda , aveva contestato in un video la “prepotenza” e la “maleducazione” degli agenti della Polizia cantonale ticinese (Ticinonews.ch)