Scambiato per trafficante del petrolio, gli Usa bloccano i conti a un ristoratore

La voce di Rovigo ESTERI

Il governo degli Stati Uniti blocca tutti i conti correnti a un ristoratore veneto, scambiandolo per un trafficante internazionale di petrolio.

Un caso di omonimia, con un residente in Svizzera, titolare di una società da 32 milioni di dollari, che ha aiutato il Venezuela ad eludere le sanzioni Usa sul petrolio, passando da Singapore ed Emirati Arabi.

La brutta avventura è successa a Alessandro Bazzoni, 45 anni, titolare di un ristorante a Verona (La voce di Rovigo)

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Così mi sono convinta che questi progetti sono necessari per spiegare a tutti come si può proteggere la democrazia e quali sono le armi di chi vuole distruggerla. "Sono convinta che questi progetti sono necessari per spiegare a tutti come si può proteggere la democrazia e quali sono le armi di chi vuole distruggerla. (La Voce di New York)

Condividi questo articolo. “Nulla è cambiato nella politica estera degli Stati Uniti”. Ecco cosa sostiene durante la “Conversazione con Noam Chomsky: pericoli e possibilità del nostro tempo” organizzata dal ‘Tricontinental Institute for Social Research’. (La Voce Delle Voci)

L'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha invitato i repubblicani a prendere di mira alcune aziende in risposta al boicottaggio da parte dei democratici di diverse società a causa della pressione sulle nuove leggi sul voto. (Sputnik Italia)

Si chiama Alessandro Bazzoni, come un trafficante di petrolio che sarebbe dovuto finire nella black list del governo Usa. Ma per i due omonimi, di certo, è stato come vivere un incubo (YouTG.net)

Per decenni, sotto la guida di Fred Trump, il padre di Donald Trump, Weisselberg ha gestito le finanze dell’azienda. L’indagine si concentra su alcuni degli immobili più famosi di Trump: Trump Tower sulla Fifth Avenue a Manhattan, Trump Hotels a New York e Chicago e Seven Springs Estate nella contea di Westchester. (Calcio .video)

In effetti alla fine, Trump ha dovuto rimborsare un prestito senza interessi da parte di sostenitori inconsapevoli. Il sistema online per la raccolta fondi destinata alla campagna presidenziale 2020 di Donald Trump, utilizzava un’impostazione predefinita con caselle preselezionate per istituire una donazione ricorrente. (ticinolive)