Se l’inflazione rallenta che succede ai buoni fruttiferi postali e ai Btp Italia?

InvestireOggi.it ECONOMIA

Nel mese di novembre, l’inflazione si è attestata all’11,8% (così come a ottobre) per cui è risultata superiore alle stime di un rallentamento all’11,3%. La domanda che in molti si stanno ponendo, quindi, è cosa potrebbe succedere al rendimento dei buoni fruttiferi postali e ai Btp Italia, se essa dovesse rallentare. L’Eurostat ha infatti evidenziato lo scorso mese un’inflazione nell’area euro in calo su base annua (+10%) rispetto al +10,6% di ottobre. (InvestireOggi.it)

La notizia riportata su altri giornali

Quando decidiamo di investire, dopo esserci chiesti quale sia il grado di rischio che vogliamo correre, è importante anche considerare l’orizzonte temporale e il titolo specifico da inserire in portafoglio. (InvestireOggi.it)

“ZERO a ZERO. Il risultato di “Una sfida in musica” tra i due eterni contendenti: Renato & Zero. Un bel pareggio ci vorrebbe proprio per mettere d’accordo pubblico e privato di un Renato che ha deciso di sdoppiarsi dal 1966 fino ad oggi. (MI-LORENTEGGIO.COM – LE ULTIME NOTIZIE DI CRONACA, POLITICA, ANNUNCI, SPORT, FOTO E VIDEO DI MILANO E LA LOMBARDIA)

Il Btp tradizionale vale, da solo, il 74% circa di tutta questa mole di denaro. I titoli di Stato italiani sono una famiglia piuttosto variegata, il cui membro più celebre è senza dubbio il Btp. (We Wealth)

Anche se esistono delle “vie di mezzo” come il Buono 4×4 con scadenza a 16 anni e il Buono 4×3 con scadenza 12 anni. Il Buono Ordinario è dedicato a chi vuole investire denaro per lungo tempo con rendimenti fissi e crescenti nel tempo. (InformazioneOggi.it)

I titoli di Stato sono i più facilmente acquistabili e di semplice lettura, in quanto si basano sui tre elementi fondamentali: durata, cedola e prezzo di mercato, dai quali scaturisce immediatamente il rendimento previsto all’atto del rimborso finale. (Bluerating.com)

Le posizioni non euro-entusiastiche di gran parte della maggioranza avrebbero, infatti, messo in fuga i capitali. A distanza di poco più di circa sei settimane, le cose stanno andando in direzione opposta. (InvestireOggi.it)