Unicredit: Padoan, concentrati su piano e ottimisti sul 2023

Borsa Italiana ECONOMIA

"e non perderemo il focus. Non ci faremo distrarre dal contesto esogeno e dalle speculazioni del mercato". Così ilall'assemblea degli azionisti chiamata ad approvare l'ultimo bilancio, l'esecuzione del riacquisto di azioni proprie per il 2022 e la nuova politica di remunerazione."È un momento unico per lavorare nella nostra Banca, e sono orgoglioso del fatto che,e spingere le nostre ambizioni ancora più in là. (Borsa Italiana)

Ne parlano anche altre fonti

La telenovela è finalmente conclusa: il numero uno di, ha ottenuto il maxi aumento di stipendio, nonostante fosse già l’amministratore delegato più pagato d’Italia. (Bluerating.com)

7) il giorno 24 aprile 2023.L'assemblea, con il 97,23% del capitale sociale presente e avente diritto al voto, ha autorizzatoper massimi 3.343.438.000 euro (operazione già autorizzata dalla BCE ). Il dividendo unitario di 0,9872 euro per ogni azione sarà messo in pagamento il 26 aprile 2023, con data di "stacco" (cedola n. (Finanza Repubblica)

Infine, sia nel caso del tasso fisso che variabile (e a prescindere dalla durata) non mancano le promozioni offerte dagli intermediari. L’entità del mutuo sarà pari a due terzi del suo valore e vedremo sia il tasso fisso che variabile a 20 e 30 anni. (Proiezioni di Borsa)

Andrea Orcel, numero uno di Unicredit e già l’amministratore delegato più pagato in Italia, avrà il suo aumento di stipendio. Eppure i consulenti della banca Iss e Glass Lewis avevano suggerito ai soci di bocciare l’aumento proposto dal consiglio di amministrazione giudicandolo “eccessivo”. (Il Fatto Quotidiano)

In precedenza il numero uno di Unicredit guadagnava 7,5 milioni di euro, di cui 2,5 milioni fissi e 5 milioni di euro variabili. L’assemblea degli azionisti di UniCredit dà il via libera con il 69,1% dei voti alla nuova politica di remunerazione dell’istituto bancario, che prevede un aumento del 30% dello stipendio del ceo Andrea Orcel. (Open)

I banchieri non conoscono crisi. A dispetto di cittadini e aziende, alle prese con una crescita asfittica, i manager degli istituti di credito hanno le tasche piene. I banchieri non conoscono crisi. A dispetto di cittadini e aziende, i manager degli istituti di credito hanno le tasche piene (LA NOTIZIA)