Contro il Covid-19 la Cina ha un vaccino pronto, ma solo per i militari

Analisi Difesa SALUTE

Inoltre, non è stata data alcuna garanzia che in una fase successiva la somministrazione del vaccino verrà estesa ad altre categorie della popolazione civile, quali operatori sanitari e soggetti a rischio.

Né, infine, se il prosieguo della sperimentazione clinica già programmata per essere condotta in collaborazione con il governo canadese avrà luogo o meno.

Contro il Covid-19 la Cina ha un vaccino pronto, ma solo per i militari. (Analisi Difesa)

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Perché imporre il vaccino potrebbe essere controproducente. È fondamentale fin da ora comunicare l’importanza dei piani vaccinali, evitando gli obblighi di legge. Persuadere l’opinione pubblica resta sempre l’opzione preferibile, specialmente se parliamo di un vaccino che non ha ancora visto la luce. (Open)

La quarantena e le leggi. Il viceministro Sileri, inoltre, ha affermato che non servono leggi particolari per chi viola la quarantena, perché quelle che ci sono sono sufficienti. Scudo penale e intervento sui contratti. (In Terris)

Delle oltre 140 "bozze" di vaccini approntate in laboratorio, ce ne sono tre particolarmente promettenti che hanno passato la Fase 2 (vedi sotto) e che entreranno in Fase 3 quest'estate. Nei test di Fase 1 la sicurezza del vaccino viene verificata su pochi volontari, per determinare la giusta dose. (Focus)

Sarebbero già stati vaccinati contro la Sars-Cov-2 alcune centinaia di militari cinesi dell'Esercito di Liberazione popolare. Una corsa, questa, che dovrebbe vedere i suoi effetti finali entro due mesi da oggi, quando la sperimentazione potrà considerarsi conclusa. (Panorama)

“Quando si partecipa a una sperimentazione clinica, lo si sa, e questo può influenzare il comportamento” afferma. Stabilire gli obiettivi. Lo sviluppo di un vaccino è scandito da una serie di fasi, che iniziano con la prima fase di sperimentazione. (National Geographic Italia)

Dobbiamo convivere in sicurezza con il virus": ha affermato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, ospite di Radio24. "Per come la vedo io, i tamponi andrebbero fatti anche a chi arriva da aree extra Schengen non ad alto rischio. (La Repubblica)