Troppe prescrizioni di Azitromicina per il covid, oggi introvabile. L’ordine dei medici: “Serve solo in casi specifici”

RagusaOggi SALUTE

“Il Covid è una malattia virale – ricorda Anelli – quindi l’azirtromicina non ha alcun senso contro questa infezione in maniera specifica.

Le valutazioni vanno fatte caso per caso, e attengono alla responsabilità e alla valutazione del professionista.

Bene ha fatto l’Aifa a chiarire”, ribadisce il presidente dei medici italiani

“La prescrizione di AZITROMICINA nei positivi a Covid serve solo in alcuni casi: quando il medico ritiene che ci possano esserci complicanze batteriche. (RagusaOggi)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sul caso dell'esaurimento delle scorte di Zitromax è intervenuto l'infettivologo genovese Matteo Bassetti, che considera nulla l'efficacia dello Zitromax contro il virus. «Il fatto che scarseggi un farmaco che non rientra nelle linee guida per la terapia di Covid spiega bene la nostra situazione» dice Roberto Burioni. (Tp24)

Vediamo però quali sono tutti i suoi effetti collaterali, molti anche gravi. Lo Zitromax è sicuramente tra gli antibiotici più usati dagli italiani, salito alle cronache nei giorni scorsi poiché usato erroneamente nel contrasto al Covid-19. (Consumatore.com)

Quindi, l'annuncio mediatico ha avuto di fatto l'effetto di essere un eccezionale spot pubblicitario per lo Zitromax, farmaco prodotto dalla Pfizer. La velina passata alla stampa infatti parla esplicitamente di un farmaco che viene utilizzato nella cura del Covid. (La Nuova Bussola Quotidiana)

Ma alla corsa all’antibiotico, ecco arrivare l’alt degli esperti che esprimono la loro perplessità circa il suo utilizzo per la cura al Coronavirus. L’Aifa ha ribadito che «l’azitromicina, e nessun antibiotico in generale, è approvato, né tantomeno raccomandato, per il trattamento del Covid, scoraggiandone fortemente l’uso». (Milanoevents.it)

I senatori del gruppo misto chiedono poi se il ministro “intenda vigilare affinché non vi sia nessun esborso aggiuntivo per studi clinici, né per l’autorizzazione all’immissione in commercio, in caso di farmaci ora irreperibili, ma che potrebbero ricomparire sul mercato dopo una rinegoziazione di prezzo e- più in generale- se il Governo ritenga di dover promuovere in ambito europeo nuove norme finalizzate a un commercio più equo e oculato dei farmaci, per evitare carenze di medicinali nei Paesi dove sono venduti a un prezzo più basso, ma anche per stroncare la circolazione di medicinali falsificati, dannosi per la salute dei cittadini”. (La Rampa)

In alcune città come Roma, l’assenza riguarda anche i farmaci equivalenti a base di azitrocimina. Un’improvvisa richiesta che ha svuotato i cassetti delle farmacie che a partire dallo scorso weekend, ne hanno registrato la carenza. (Socialfarma - il portale web della farmacia)