Che vita da cani. I soldi nella cuccia della Cirinnà diventano un legal thriller (di M

L'HuffPost INTERNO

Un malloppo ritrovato per caso fra le assi abbandonate in un angolo dei cento ettari di proprietà della senatrice e di suo marito Esterino Montino, anch'egli Pd, ex senatore e da nove anni sindaco di Fiumicino (Roma)

Era stato il giallo dell'estate scorsa: i 24mila euro in banconote da 500 ritrovati in una cuccia di cane nell'azienda agricola della senatrice pd Monica Cirinnà a Capalbio (Grosseto). (L'HuffPost)

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Peraltro - spiega nel provvedimento del 20 giugno - anche se si fosse trattato del ritrovamento di un tesoro, ‘esso spetta solo per metà al proprietario del fondo e per metà al ritrovatore: in questo caso, a Fabio Montino e all'operaio Fabio Rosati, per la quota di un quarto ciascuno’ A distaza di un anno se ne torna a parlare sulle pagine del Messaggero. (Tiscali Notizie)

Per l'avvocato Gori i 24mila euro "sono un tesoro , quindi spettano al proprietario del fondo". Il ritrovamento del tesoro. I soldi, divisi in 48 banconote , erano stati trovati l'estate scorsa da due operai agricoli durante lavori svolti nell'azienda della famiglia Cirinnà. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I soldi erano avvolti in una busta e nascosti dentro la cuccia non più utilizzata, vicino ad un capannone. La senatrice Pd Monica Crinnà reclama, per darli in beneficenza, i 24mila euro trovati un anno fa nella cuccia del cane nel giardino della sua villa di Capalbio (Il Fatto Quotidiano)

Eppure in un primo momento la Cirinnà aveva negato qualsiasi rapporto con quella somma di dubbia provenienza e aveva deciso di lasciarli al Fondo unico per la giustizia. (ilGiornale.it)

La senatrice del Pd Monica Cirinnà scrive al Messaggero per rettificare l’articolo di ieri del quotidiano sui 24mila euro ritrovati nella cuccia del cane di famiglia. Il giornale scriveva infatti, e la notizia si è diffusa sui social e su numerosi canali di informazione, che la Cirinnà aveva reclamato la proprietà di quei 24mila euro per darli in beneficenza. (Secolo d'Italia)

"Il nostro centro segue donne vittime di violenza, 145 l'ultimo anno - sottolinea la presidente del centro - ha una casa rifugio, una casa di seconda accoglienza, dei minori da gestire. Noi ci speriamo ancora, sarebbe una cosa tanto bella per una associazione che offre un servizio sul territorio, che lavora gomito a gomito con i servizi sociali, coi carabinieri" (La Sicilia)