Roma, l’appello dei lavoratori dello spettacolo: “Riapriamo con tamponi al pubblico”

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Altro aspetto fondamentale riguarda il sostegno che arriva da parte dello Stato: se permette di riaprire con solo il 30 per cento dei posti pieni, potrebbe acquistare i biglietti restanti".

Oggi si è svolta la protesta delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo, che sono scesi in Largo di Torre Argentina a Roma con megafoni e striscioni, per chiedere al governo Draghi la riapertura di cinema e teatri. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Il sovrintendente e direttore del San Carlo, Stéphane Lissner, ha anche commentato il flash mob dicendosi convinto che "il Ministro Franceschini farà di tutto per riaprire i teatri al più presto" in foto: Il flash mob davanti al teatro Bellini. (Fanpage.it)

Sarebbe bello immaginare che una volta superata la pandemia istituzioni e cittadinanza riconoscessero pienamente il ruolo sociale del teatro» Tutte le assurde complicazioni burocratiche che devono affrontare coloro che in Italia si occupano di spettacolo messe in scena con ironia in una commedia musicale spassosa. (VeneziaToday)

Diverse le istanze presentate:. Agli assessorati competenti chiede pertanto la tempestiva erogazione dei ristori stanziati e che venga inoltre confermata l’intenzione di assegnare i fondi per le ripartenze sulla base di un’effettiva e certificata ricaduta occupazionale per tutti i professionisti del settore Da allora, come si legge nel comunicato dell'Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori delloSpettacolo e Cultura Fvg - salvo la brevissima parentesi estiva, centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore (oltre settemila occupati solo in Friuli Venezia Giulia — dati Inps 2019) stanno vivendo una condizione di profonda precarietà, disoccupazione e assenza totale di prospettive, sopravvivendo a stento con l’elargizione di insufficienti misure tampone: quattromilaottocento euro complessivi ai più fortunati, mentre molti altri rimangono tuttora a mani vuote perché ancora incagliati nelle maglie della burocrazia che non ha tuttavia sciolto i nodi legati al respingimento di legittime richieste, vista anche la non uniformità delletroppe e diverse posizioni lavorative presenti nel settore". (Il Piccolo)

Un anno di Covid, un anno dalle prime restrizioni che subito hanno interessato il mondo dello spettacolo, della cultura e dell'intrattenimento. Un minuto di silenzio, lo stesso silenzio che si è sentito per un anno nelle platee di tutti i cinema o i teatri. (Primocanale)

Chiedono che l'apertura dei teatri, chiusi da un anno a causa della pandemia da Covid, avvenga in piena sicurezza per tutti i lavoratori. (Rai News)

«Vogliamo che si investa fino al 5 per cento di Pil sull’istruzione, che sia tutelato veramente il diritto allo studio, che si attivi un piano nazionale di edilizia scolastica, che si renda l’istruzione, compresa l’università e l’accademia, realmente gratuita e accessibile a tutte e tutti, che si elimini il precariato dei docenti e le classi pollaio aumentando gli spazi e riducendo gli studenti per classe». (Corriere della Sera)