Il nonno di Eitan perde un altro ricorso: resta il mandato d’arresto dall’Italia

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L’ordinanza del gip conferma anche il mandato d’arresto per Gabriel Alon Abutbul, membro dell’agenzia di contractor statunitense BlackWater, che avrebbe aiutato il nonno a portare Eitan in Israele

Le motivazioni del Riesame saranno depositate nei prossimi giorni, ma intanto la difesa di Peleg ha fatto sapere che potrà valutare anche se fare ricorso in Cassazione.

Il ricorso era stato presentato contro l’ordinanza d’arresto emessa dal giudice per le indagini preliminari di Pavia, con l’accusa di sequestro di persona e sottrazione e trattenimento di minore all’estero. (Open)

Su altre fonti

Tutto questo può passare sotto silenzio - conclude il difensore - e se un giornalista televisivo osa fare domande che insinuano dubbi, questo deve essere imbavagliato". Gli avvocati del nonno accusano la procura di Pavia per il comunicato stampa sul mandato di arresto di Shmuel Peleg: 'Cose gravissime'. (La Provincia Pavese)

Bocciato il ricorso di Shmuel Peleg, nonno materno dell'unico, piccolo sopravvissuto alla strage della funivia del Mottarone (La Repubblica)

L'ordinanza del gip riguarda anche Gabriel Alon Abutbul, "soldato di ventura" dell'agenzia di contractor statunitense BlackWater, che avrebbe aiutato Peleg a portare il piccolo a Tel Aviv. Nel frattempo, il bimbo è ancora in Israele con la zia, dopo due decisioni favorevoli da parte dei giudici israeliani, e i legali israeliani dei nonni hanno presentato ricorso alla Corte Suprema (Sky Tg24)

I giudici del Tribunale del Riesame di Milano confermano: il nonno materno di Eitan va arrestato per sequestro di persona e trattenimento di minore all'estero, nel caso specifico Israele. APPROFONDIMENTI LA SENTENZA Eitan, i giudici israeliani: «Deve ritornare in Italia dalla. (Il Mattino)

I giudici (Gerli-Alonge-Cucciniello) hanno depositato poco fa il dispositivo con cui confermano il provvedimento del gip di Pavia Pasquale Villani e respingono il ricorso della difesa. Ordinanza che ha dato origine a un mandato d’arresto internazionale, allo stato non eseguito. (Corriere del Ticino)

L’indagine a Palermo. L’indagine, condotta dai Carabinieri tra febbraio e agosto del 2020, ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario a carico degli undici indagati, tutti con precedenti di polizia, cui vengono contestati numerosi episodi di spaccio al dettaglio di stupefacenti. (LaPresse)