Jojo Rabbit: la recensione del film di Taika Waititi su

Anteprime Jojo Rabbit: l’innocenza di un bambino contro le bugie di ogni nazismo – Recensione del film di Taika Waititi By. Fox Searchlight. Titolo: Jojo Rabbit. Genere: commedia. Anno: 2019. Durata: 1h 48m. Regia: Taika Waititi. Sceneggiatura: Taika Waititi, Christine Leunens. Cast principale: Roman Griffin Davis, Scarlett Johansson, Thomasin McKenzie, Taika Waititi, Archie Yates. Molto probabilmente nessuna di esse si trasformerà in un premio. (Telefilm Central)

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Jojo Rabbit Articolo di Walter Ferri Martedì, 14 gennaio 2020 Il regista Taika Waititi è divenuto famoso canzonando vampiri e supereroi. Il film ha ricevuto giorno 13 gennaio sei candidature ai Premi Oscar 2020: Miglior Film, Miglior Attrice Non Protagonista (Scarlett Johansson), Miglior Sceneggiatura Adattata, Miglior Montaggio, Migliori Costumi e Migliori Scenografie. (Fantasy Magazine)

Ora occorre aspettare il 10 febbraio per conoscere i vincitori agli Oscar e sapere se questo capolavoro, perché lo è, verrà premiato. Uscire dalla sala con una soddisfazione come l’ha data Jojo Rabbit è davvero una cosa straordinaria. (NerdPlanet.it)

Johannes Betzler, per gli amici Jojo, è un bambino normalissimo: ha un gruppo di amici, partecipa agli scout nella sua città ed è un nazista molto convinto! Non resta che correre in sala, Luftwaffe permettendo, e godersi il massacro del mito della Germania nazista ad opera di Taika Watiti. (ciociariaoggi.it)

Oggi arriva al cinema il candidato agli Oscar 2020, Jojo Rabbit. Per questo viene chiamato “Jojo coniglio” dai compagni del campo di addestramento per giovani nazisti. (Corriere Nazionale)

Presentato in anteprima italiana al Torino Film Festival un paio di mesi fa, non è difficile capire come un film come Jojo Rabbit abbia fatto parlare di se fin dal primo trailer. L’arduo compito prefissato sfocia in un risultato complessivo altalenante, che finisce col far sembrare Jojo Rabbit un po’ troppo bizzarro. (IlCineocchio.it)

La satira di questi film funziona perché rende invisibile il punto di giuntura tra presa in giro e presa sul serio. L’inizio di Jojo Rabbit è intrigante, con quell’aria da cartoon alla Wes Anderson, uno stile tra surreale e impassibile che ricorda in particolare Moonrose Kingdom. (OptiMagazine)