La Fed costringe Hong Kong ad alzare i tassi e manda l'Hang Seng a tappeto

Milano Finanza ECONOMIA

La decisione della Fed, mercoledì, di alzare i tassi dello 0,75% per la terza volta portando il costo del denaro ai livelli del terribile 2008, anno di scoppio della crisi finanziaria, fa cadere l'Asia oggi, giovedì 22 settembre. Anche perché la città di Hong Kong, il cui dollaro locale è collegato a quello Usa, ha dovuto effettuare a stretto giro una manovra monetaria uguale. Alle ore 7:05 italiane il Nikkei cede lo 0,6%, Hong Kong l'1,8%, Shanghai lo 0,25%, l'oro perde a sua volta lo 0,4%, mentre il petrolio Wti americano torna a crescere dello 0,4% a 83,23 dollari il barile su attese di un aumento della richiesta da parte della Cina (Milano Finanza)

Ne parlano anche altri media

Borse Cina: chiudono in calo per Fed, Shanghai -0,66%, Hong Kong -1,2% (Il Sole 24 ORE)

La Borsa dell'ex colonia britannica si avvia infatti alla chiusura in ribasso di circa due punti percentuali, mentre Tokyo (-0,4%) resiste dopo la scelta della Banca centrale giapponese di non variare la politica monetaria con conseguente crollo dello yen ai minimi da 24 anni. (Tiscali Notizie)

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 22 set - Chiusura in calo per le Borse cinesi che accusano la decisione della Fed di alzare i tassi in modo aggressivo, scontando i possibili effetti sull'economia americana e sul ciclo economico mondiale. (Il Sole 24 ORE)

PECHINO, 22 SET - La Borsa di Hong Kong (-2% a 18,081,19 punti) scende ai minimi da dicembre 2011 sui timori legati al rialzo dei tassi deciso negli Usa con gli attesi contraccolpi sui consumi e sugli utili aziendali, fino allo spettro della recessione. (Trentino)

L'Autorità monetaria dell'ex colonia ha alzato i tassi di 75 punti base, al 3,5%, con effetto immediato e di pari passo alla misura adottata dalla Fed, portando il costo del denaro nel mercato locale al livello più alto dalla crisi finanziaria del 2008. (La Sicilia)

L'oro cede lo 0,36% a 1.677 dollari per oncia, mentre il petrolio Wti americano sale dello 0,34% a 85,4 dollari il barile complice la fine di alcuni lockdown in Cina a partire da oggi. (Milano Finanza)