Morto Carlo Ubbiali, lutto nel mondo del motociclismo

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Dalla redazione di Motociclismo le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici.

Il 16 dicembre 2019 gli era stato riconosciuto il merito sportivo con l’assegnazione del Collare d’Oro del Coni.

Dopo un lungo ricovero a Bergamo, Carlo Ubbiali, 90 anni, è deceduto a causa di problemi respiratori.

Leggenda del motociclismo, Carlo ha collezionato 9 titoli mondiali e 8 titoli italiani.

Classe 1929, verrà ricordato come uno dei più amati dal pubblico anche grazie alle belle lotte in pista con Tarquinio Provini (Motociclismo.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Si trovava ancora a casa, era sotto ossigeno ma siamo riusciti a parlare per un po'. "Un mese fa l'ultima telefonata, era molto lucido. (La Gazzetta dello Sport)

In particolare negli Anni Cinquanta era stato il motociclista italiano più amato e seguito, vincitore di 39 gare su 74 disputate. Ultimo aggiornamento: Martedì 2 Giugno 2020, 13:09. (Leggo.it)

Aveva vinto 9 titoli mondiali e 8 titoli italiani. È morto Carlo Ubbiali, una delle leggende del motociclismo italiano. Nato il 24 settembre 1929, bergamasco come Agostini, ha conquistato 9 titoli mondiali (6 nella 125 e 3 nella 250) e 8 titoli italiani vincendo 39 corse iridate su 74 disputate. (La Gazzetta dello Sport)

Proprio lo scorso dicembre, tra le altre cose, il Coni aveva premiato lo stesso Carlo Ubbiali con il “Collare d’Oro“, ovvero la più importante onorificenza conferita dal Comitato olimpico nazionale italiano. (Inews24)

"La Volpe", come lo chiamavano stampa e tifosi, si è spento all'età di 90 anni. Il mondo del motociclismo dice addio a Carlo Ubbiali, vincitore di nove titoli in mondiali in carriera e per questo annoverato tra i più grandi campioni del motociclismo sportivo di tutti i tempi. (Sport Mediaset)

E’ morto all’ospedale di Bergamo, la sua città, l’ex pilota Carlo Ubbiali, leggenda del motociclismo italiano. Il 16 dicembre scorso gli era stato assegnato dal Coni il ’Collare d’orò al merito sportivo, la più alta onorificenza. (L'HuffPost)