Le scoperte al Santuario di San Casciano: presentati i tesori riemersi dal fango

gonews INTERNO

Oltre alle monete ed altri straordinari tesori, il fabbricato ha caratteristiche rilevantissime per l’opera di straordinaria fattezza: il rinvenimento di una mastodontica opera idraulica.

Le archeologhe e gli archeologi del progetto hanno portato alla luce migliaia di monete romane, altari e tanto altro.

Sono state, infatti, rinvenute 600-700 monete di fresco conio, tutte uguali.

Nella narrazione sono intervenute anche le archeologhe e gli archeologi, giunti da varie università italiane ed internazionali, che hanno dettagliatamente illustrato ciascuno le scoperte rinvenute nella sezione di scavo assegnata. (gonews)

La notizia riportata su altre testate

di Federica Damiani Una grande clinica per la fertilità, un luogo dedicato alla buona sorte, dove recarsi per vivere la miglior vita possibile grazie alla benedizione degli dei. Le ultime settimane di scavo hanno portato alla luce infatti anche un ambiente del ‘500, assolutamente fedele alle testimonianze scritte del periodo Mediceo (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"Un contesto senza uguali in Italia e nel Mediterraneo antico", sottolinea Tabolli, che insegna all'Universita' degli stranieri di Siena. (Repubblica TV)

Soddisfazione per la sindaca Agnese Carletti: "Questo progetto rappresenta per San Casciano un’opportunità non solo culturale e turistica, ma un’occasione di rinascita. Mentre il direttore generale dei musei Massimo Osanna ha annunciato l’apertura del museo di San Casciano dei Bagni. (LA NAZIONE)

Ogni pezzo può fare la differenza e raccontare qualcosa in più del «Bagno grande» di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena. Con al centro una grande vasca «sacra» che dà il nome al sito e raccoglieva le offerte. (Corriere Fiorentino)

Gli archeologi al lavoro negli scavi di San Casciano ai Bagni (Siena) - Ansa MiC. Senza contare le monete: »Oltre tremila e tutte di fresco conio« come ha documentato Giacomo Pardini, esperto dell'Università di Salerno. (Avvenire)

Più di sessanta studiose e studiosi di quindici enti di ricerca si sono avvicendati tra il sito archeologico a San Casciano dei Bagni e il Laboratorio di Restauro della Soprintendenza a Grosseto. (RadioSienaTv)