Festival di Cannes, Rory Quattrocchi Favino Martone

Sul red carpet del Festival di Cannes, cinta da rose bianche con i capelli raccolti in uno chignon, Aurora "Rory" Quattrocchi, anticonformista per antonomasia, volto di tanto cinema italiano, ha sfilato insieme a Pierfrancesco Favino per la presentazione di Nostalgia, il nuovo film di Mario Martone, prodotto Medusa e tratto dal romanzo di Ermanno Rea, in concorso al Festival e da ieri nelle sale cinematografiche

(La Repubblica)

Su altre fonti

Tutte le degustazioni di vini saranno accompagnate da una selezione di formaggi del Consorzio per la tutela del Formaggio Asiago e prodotti Bassini 1963 Alle ore 18.30 Tiziano Fratus presenterà i libri Alberi millenari d’Italia e Ogni albero è un poeta, con la moderazione della giornalista Federica Augusta Rossi. (Sardegna Reporter)

Se non hanno indicato una mail in fase di tesseramento, devono comunicarla in cassa alla prima occasione utile. Felice Lasco torna a Napoli, nel rione Sanità, dopo quarantacinque anni trascorsi fra Medio Oriente e Africa. (Visionario)

“Si stanno valutando le possibili soluzioni di smaltimento- spiega l’Oipa di Ragusa – ma anche lo studio di un’esemplare di enormi dimensioni nelle nostre coste Sul posto dopo la segnalazione di alcuni residenti sono intervenuti i volontari del WWF, gli uomini della Guardia costiera e il veterinario ma purtroppo il cetaceo era già morto. (Quotidiano di Ragusa)

Non ci vuole un occhio da critico per notare e farsi colpire da un timore che, anche questo, lentamente nel film diventa sicurezza in sé fino ad un grande sorriso finale, sicuro di sé, di nuovo a casa. (Wired Italia)

Con noi è stato speciale, durante la lavorazione del film e anche qui a Cannes, si è calato a pieno nella realtà del nostro quartiere e ha voluto sapere di noi, delle nostre vite. Giuseppe D’Ambrosio Giuseppe: noi, a Cannes increduli e commossi Ma come è stato per una ragazzo che ama e sogna il cinema recitare diretto da Martone e accanto a Pierfrancesco Favino, straordinario protagonista del film? (Corriere del Mezzogiorno)

La macchina da presa di Mario Martone non si stacca dal tufo amniotico della Sanità. Ad eccezione dell’incipit in via Foria, di un’inquadratura del Vesuvio e del mare che affiora come memoria ritrovata, Nostalgia si muove in un’autarchica unità di luogo. (Corriere del Mezzogiorno)