Quell'editoriale del New York Times che ha fatto arrabbiare Kiev

Corriere del Ticino ESTERI

Il caso Quell'editoriale del New York Times che ha fatto arrabbiare Kiev. Il comitato editoriale del quotidiano ritiene «non realistico» l'obiettivo di una vittoria totale dell'Ucraina – E Washington che ne pensa?

(Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altri media

E l’annuncio dell’imposizione della legge marziale in Russia sarebbe, secondo diversi think tank un segnale da prendere in considerazione in tal senso Che la vedrà conquistare nella migliore delle ipotese quella striscia di territorio che collega la Crimea al Donbass. (InsideOver)

L’approfondimento del Wall Street Journal. Nessuno sa come o quando finirà la guerra in Ucraina, ma è chiaro che al momento la Russia non sta vincendo. Gli analisti occidentali dicono che questo è possibile, ma improbabile. (Start Magazine)

Quando però si parla di una vittoria sul campo di Kiev, bisogna prima capire cosa si intenda in questo caso per successo militare. Se l’Ucraina non può vincere, come finirà questa guerra? (Money.it)

Sembra di ascoltare Alessandro Orsini e invece è il New York Times. Il titolo di un articolo del comitato editoriale del prestigioso quotidiano, pubblicato il 18 maggio, è lapidario: “La guerra in Ucraina si sta complicando e l’America non è pronta”. (Il Fatto Quotidiano)

Se il piano di Putin di una vittoriosa guerra lampo fosse andato in porto non è sicuro che l’Occidente avrebbe reagito. Chiunque rifletta con spirito di realismo alla situazione è obbligato a rendersi conto che oggi non esiste ancora una strada aperta per un negoziato fra le due parti del conflitto sul campo. (Il Riformista)

Pace con la Russia, guerra in casa? A fare da sfondo, le divergenze di vedute tra Langley, Pentagono e Casa Bianca su come affrontare la principale minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti di questa epoca: la transizione multipolare. (InsideOver)