Como, tavoli di bar e ristoranti sui posteggi blu: il Comune lavora alla proposta per aiutare chi non ha i dehors

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L'iniziativa a cui sta lavorando il Comune di Como punta proprio a sostenere in questo momento di grande difficoltà proprio quelle attività - bar e ristoranti - che non hanno uno spazio all'aperto dove collocare i dehors, essenziali per accogliere i clienti visto che le misure anti-covid vietano di farli accomodare all'interno dei locali a causa del rischio di contagio.

L'assessore al Commercio Marco Butti ha spiegato che "la proposta verrà elaborata nei dettagli in accordo con il settore Mobilità perché bisogna individuare non solo le modalità di concessione degli stalli blu ma anche in quali strade o piazze possano essere destinati agli esercenti, nel tenativo, ovviamente, di poter andare incontro al maggior numero di richieste possibile"

Potrebbe rappresentare un grosso aiuto per moltissimi esercizi pubblici: la possibilità di posizionare tavoli e sedie sui parcheggi pubblici. (QuiComo)

Se ne è parlato anche su altri media

Da questa piazza deve partire un percorso di condivisione e ripartenza, un progetto comune per la ripresa della nostra città Il documento di richieste inviato al prefetto Di Stani ed elaborato da Fipe Confcommercio Messina è stato sottoscritto anche dalle delegazioni dei ristoratori di Messina Nord, Messina Centro e Messina Sud. (Quotidiano di Sicilia)

Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1 m. Ecco chi può cambiare colore domani. Distanze ridotte, ecco quando. (ilmessaggero.it)

Negli anni ’70 nacque il Poeta Club e con i gestori Rosario Pazzaglia e la moglie Filomena a organizzare memorabili serate di liscio e a ospitare cantanti famosi come Marcella Bella Per due anni fece a meno, necessariamente della luce, poi con la costruzione di alcune case popolari arrivò anche l’energia elettrica. (il Resto del Carlino)

Nel nostro stile civile e corretto chiediamo con risolutezza a livello territoriale e nazionale che le nostre richieste vengano accolte e si proceda a una riapertura totale e definitiva dei pubblici esercizi” Puntando anche al superamento del concetto di “coprifuoco” o, in stretto subordine, almeno al suo prolungamento alla mezzanotte”. (la VOCE del TRENTINO)

I responsabili del punto vendita devono «precludere ai clienti l’accesso a scaffali o corsie in cui siano riposti beni diversi» Per quanto riguarda cerimonie, matrimoni e banchetti, sono ammesse solo le celebrazioni religiose, ma restano vietati feste e banchetti così come restano chiuse «sale da ballo, discoteche e locali assimilati». (CalcioNapoli24)

Gli unici punti più chiari, ahinoi, riguardano la zona arancione e rossa dove ristoranti, bar, pizzerie e trattorie sono aperti per asporto e delivery. Proprio così, in barba all’impellenza del paglierino fluido, chi proprio non riesce a trattenerlo, meglio si diriga verso una siepe. (greenMe.it)