No vax rifiutano il ricovero in terapia intensiva: «Pensano di farcela da soli»

TrevisoToday INTERNO

«Si tratta di situazioni davvero complicate e difficili da gestire - conclude il direttore generale dell'Ulss 2, Francesco Benazzi - Quando i nostri medici propongono a questi pazienti il ricovero in terapia intensiva è perché non c'è altro modo per salvarli.

Un anno fa, tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021 il tasso di mortalità al Covid hospital di Vittorio Veneto era del 40% oggi la mortalità è scesa sotto il 20%

Mentre nella maggioranza dei casi quasi tutti accettano il ricovero questi due casi non hanno voluto essere intubati. (TrevisoToday)

Su altre testate

«Si stanno facendo seguire a domicilio dai soliti guru – commenta il direttore generale Francesco Benazzi – Ma le strategie di questi guru sono perdenti. on un paio, ma addirittura dieci pazienti, tutti non vaccinati, che malgrado la saturazione bassa e la difficoltà a respirare hanno per ora rifiutato il ricovero. (ilgazzettino.it)

«Tre su quattro non erano vaccinati — spiega il primario —, solo uno aveva ricevuto anche la terza dose. Quando giriamo nei reparti spieghiamo quello che succede, instauriamo un rapporto di fiducia fra medico e paziente. (Corriere della Sera)

I medici avevano fatto tutto il possibile per convincere il 60enne No -v ax che era stato ricoverato nel Covid Hospital di Vittorio Veneto. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati (Quotidiano di Puglia)

In particolare, sui 147 ricoveri della giornata di ieri 102 riguardano pazienti non vaccinati (78 uomini e 24 donne), 45 sono invece pazienti vaccinati (25 uomini e 20 donne), ma con un quadro clinico serio per altre patologie. (Cronaca Qui)

Ogni tentativo, però, si è infranto contro le sue posizioni negazioniste. «Ce la farò lo stesso a guarire da questo virus, non voglio finire “lessato” nell’inferno della Terapia intensiva». (ilmattino.it)

Poi una volta lì non si è fatto convincere a farsi intubare. L'uomo era convinto che sarebbe riuscito da solo a superare la malattia e si è rivolto tardi alle cure ospedaliere. (il Dolomiti)