Mafia, colpo alla famiglia di Belmonte Mezzagno: 9 arresti

Grandangolo Agrigento INTERNO

Blitz antimafia dei carabinieri stanotte a Belmonte Mezzagno.

Sarebbere Agostino Giocondo il capo della “Decina” della famiglia mafiosa di Belmonte Mezzagno, sgominata, nell’ambito dell’operazione “Limes”.

Nel febbraio 2020 l’ultimo omicidio, quello di Agostino Alessandro Migliore, fratello di Giovanni Migliore, ritenuto uomo d’onore della famiglia di Belmonte Mezzagno e oggi in carcere

I carabinieri del Nucleo operativo del reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri hanno sgominato un “Decina”, ritenuta la piu’ operativa e pericolosa della famiglia mafiosa di Belmonte Mezzagno, comune in provincia di Palermo (Grandangolo Agrigento)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ecco cosa diceva Giocondo: “Urlava come un vitello… attaccato al cofano… la mattina esce sul giornale appena ho aperto il giornale con una sputacchiata il barista lo ha riempito pieno pieno appena si è messo a ridere”. (Livesicilia.it)

L’indagine dell’operazione Limes, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Guido, è iniziata nel gennaio 2020, dopo tre omicidi e un tentato omicidio a Belmonte Mezzagno I Carabinieri nel corso dell’operazione eseguita all’alba a Belmonte Mezzagno, hanno anche trovato armi e droga. (Diretta Sicilia )

Anche l’azienda agricola Domenico Manca, fa parte della filiera produttiva San Giuliano, ha aperto il nuovo anno con un riconoscimento nazionale, è tre le migliori 100 aziende agricole italiane in tema di sostenibilità e innovazione nell’ambito di Agricoltura100 Agli ESAO Awards si è aggiudicato due primi posti nelle categorie Best International e Miglior olio Italiano, con il suo extravergine Fruttato Cuor d’Olivo, confermando l’ottimo risultato già conseguito nella precedente edizione della stessa manifestazione. (Sardegna Reporter)

È stata data esecuzione, inoltre, in relazione al reato di usura contestato, al sequestro preventivo di beni per un totale di circa 250.000 €, tra cui un magazzino di 100 mq. Per le presunte condotte illecite, è stata ritenuta, altresì, la sussistenza dell’aggravante del metodo mafioso in quanto sarebbero state poste in essere avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo riconducibile alla cosca di ‘ndrangheta operante sul territorio. (Corriere di Lamezia)

Stanotte, i carabinieri del nucleo Investigativo hanno fatto scattare un nuovo blitz, che ha portato in carcere 9 per persone con l’accusa di associazione mafiosa. La catena di omicidi. Il 10 gennaio 2019, è stato assassinato Vincenzo Greco, un manovale di 36 anni, genero del boss Filippo Casella (La Repubblica)

A emergere è pure la piena e attuale disponibilità di armi da parte della famiglia di Belmonte Mezzagno, delle quali solo due sono state rinvenute: un fucile da caccia marca Winchester cal Il 2 dicembre del 2019 a essere protagonista di un agguato è Giuseppe Benigno mentre era in macchina dopo essere stato affiancato da due soggetti. (MeridioNews - Edizione Sicilia)