«Era il più buono del mondo, diteci perché non c’è più»: il ricordo degli amici di Lorenzo Parelli

Open INTERNO

Era un ragazzo veramente stupendo, se avevi bisogno di aiuto era sempre disponibile, non ti diceva mai di no.

Queste le parole pronunciate nel video-ricordo degli amici per Lorenzo pubblicato da La Stampa.

«Per me Lorenzo era un caro amico.

Lui c’è stato sempre nei momenti più brutti e più belli, con lui ho vissuto tante belle esperienze, peccato che non ci sia più

È sempre stato un ragazzo molto disponibile per tutti e ci ha sempre aiutato. (Open)

Se ne è parlato anche su altre testate

Sit-in degli studenti ieri in piazza Borsa a Treviso, così come in diverse piazze d’Italia per ricordare Lorenzo Parelli, lo studente 18enne morto in fabbrica nel suo ultimo giorno di stage, in provincia di Udine. (Oggi Treviso)

Sit-in degli studenti del collettivo Libera Associazione della provincia di Pescara per chiedere di rivedere i percorsi di alternanza scuola-lavoro e per sottolineare come il 18enne Lorenzo Parelli, morto schiacciato da una trave in una fabbrica durante uno stage, debba essere “l’ultima vittima delle tragedie prodotte da questo sistema fallace”. (Rete8)

Una trave a T di 150 chili precipitata non si sa ancora come e perché, che lo ha colpito in pieno. I manifestanti, diverse centinaia, hanno imbrattato con vernice rossa il portone della stabile che ospita Confindustria ed hanno cercato di forzare il blocco, polizia e carabinieri hanno rimandato indietro il corteo con una carica. (Corriere del Mezzogiorno)

`Di scuola-lavoro non si può morire´ è lo slogan più scandito dagli studenti, oltre a questo numerosi slogan «contro la repressione dopo le cariche subite domenica a Roma da parte della polizia e le manganellate volate anche a Napoli, Torino e Milano nella giornata di oggi» (Corriere TV)

Così Tommaso, studente del collettivo Opposizione Studentesca d’Alternativa (Osa), da piazzale dell’Esquilino a Roma, prima della partenza del corteo del movimento studentesco ‘La Lupa’. Lorenzo muore – conclude – per un modello di scuola che c’è dietro, che mette prima gli interessi delle aziende, e poi quelli degli studenti e dei lavoratori” (Dire)

La polizia è intervenuta con una carica, in cui un ragazzo è rimasto ferito alla testa Circa 300 i manifestanti (tra cui studenti e militanti dei centri sociali). (Corriere TV)