La Rai vieta ufficialmente l’uso del blackface

Che, in occasione del format di Rai Uno chiamato Tale e Quale Show, aveva imitato il rapper Ghali ricorrendo però proprio a questa controversa pratica di makeup.

Casi sparsi, a volte eclatanti a volte meno, ma sempre più condannati.

Di recente le proteste online e Cancel Culture hanno spesso preso di mira il blackface.

In altre parole, sul servizio pubblico il blackface sembra ufficialmente bandito, si spera per sempre

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Ne parlano anche altri giornali

Per scoprirlo, c’è da attendere la prossima edizione di Tale e quale show La risposta della Rai, resa nota oggi dalle associazioni, sembra dunque rappresentare una svolta storica per la tv pubblico, visto che il problema della blackface negli ultimi anni sembrava essere sottostimato dalle parti di Viale Mazzini. (Tvblog)

La Rai dice addio al blackface. Ci faremo anzi portavoce delle vostre istanze presso il vertice aziendale e presso le direzioni che svolgono un ruolo nodale di coordinamento perché le vostre osservazioni sulla pratica del Blackface diventino consapevolezza diffusa». (Il Messaggero)

In ogni puntata del talent vengono poi trasmessi video amatoriali inviati dai telespettatori che fanno altrettanto. Sembra averlo capito David Byrne, che recentemente si è scusato su Twitter per aver utilizzato più di 30 anni fa il blackface nel video dei Talking Heads Stop Making Sense. (Wired Italia)

La Rai si è impegnata a evitare ulteriori situazioni di questo tipo, nel rispetto delle varie etnie e culture. Esisteva anche un genere musicale, la coon song, in cui l'artista nero veniva presentato con derisione, come un dandy impacciato (Tv Fanpage)

Tuttavia, la trasmissione di Carlo Conti spesso è stata accusata di praticare la Blackface, ossia tingere di nero la faccia in modo marcatamente non realistico per assumere le sembianze stilizzate e stereotipate di una persona nera. (Lanostratv)

Di seguito la risposta della Rai:. “Nel merito della vicenda per la quale ci avete scritto, diciamo subito che assumiamo l’impegno – per quanto è in nostro potere – ad evitare che essa possa ripetersi sugli schermi Rai. (L'HuffPost)