Esplosione in una fabbrica di fuochi d'artificio

TGR – Rai INTERNO

Due i mezzi dei vigili del fuoco impegnati, uno da Milazzo, l'altro arrivato da Patti.

esplosione barcellona. Forte esplosione nel deposito di giochi pirotecnici Costa in contrada Cavalieri, a Barcellona Pozzo di Gotto.

Ci sarebbero anche due feriti ma il numero è incerto perchè i soccorritori stanno lavorando.

Sul luogo i Carabinieri, cinque le vittime, fra esse una donna, Venera Mazzeo, 71 anni, la moglie del titolare. (TGR – Rai)

Ne parlano anche altre testate

I feriti sono stati trasportati per un primo intervento all'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), con mezzi di fortuna. La famiglia Costa produce fuochi d'artificio di prima, seconda e terza categoria e organizza anche spettacoli pirotecnici per privati o enti pubblici. (SeguoNews)

#Esplosione Barcellona Pozzo di Gotto (ME), recuperato in vita dai #vigilidelfuoco uno dei due dispersi. «Siamo rammaricati, è una tragedia enorme per la nostra comunità, sono persone che conoscevo e grandi lavoratori», dice il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Roberto Materia. (Open)

Una violentissima esplosione ha scosso oggi pomeriggio intorno alle 16.30 la comunità di Barcellona Pozzo di Gotto. All’ospedale di Milazzo sono stati ricoverati Antonio Bagnato, uno degli operai, e il 37enne Bartolomeo Costa, figlio di uno dei titolari. (Gazzetta Jonica)

A perdere la vita una donna di 71 anni, della famiglia titolare dell’azienda, e quattro operai, dipendenti di una impresa esterna. Lo stabile è della fabbrica di fuochi pirotecnici Costa. (Tempo Stretto)

La fabbrica ha un punto vendita in via Salita 1 del Carmine a Barcellona Pozzo di Gotto. VIDEO- . Share Tweet Whatsapp Email. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

E’ il cognato di Mohamed Taeher Mannai, 39 anni, una delle cinque vittime della tragedia di Barcellona Pozzo di Gotto, una fabbrica di fuochi d’artificio saltata in aria ieri pomeriggio. Barcellona Pozzo di Gotto, esplosione in deposito di fuochi d'artificio: le fiamme nell'edificio in riproduzione... (La Repubblica)