Covid, il sindaco di Flero: “Accettiamo la zona arancione, ma ora Bertolaso ci vaccini tutti”:

Fanpage.it INTERNO

A dirlo a Fanapage.it è Pietro Alberti, sindaco di Flero, comune finito all'interno della nuova zona arancione rafforzata che riguarda la provincia di Brescia oltre a 8 comuni della provincia di Bergamo a uno nel Cremonese.

Ben venga la zona arancione rafforzata se sarà seguita da vaccini a tappeto come promesso da Bertolaso".

Cosa posso dire… ci adeguiamo alla decisione della regione per la zona arancione rafforzata. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Durante la prima ondata della pandemia, Brescia -così come Bergamo e altre realtà lombarde- ha pagato un prezzo altissimo. "Purtroppo, oggi la provincia bresciana torna in zona arancione rafforzata, come disposto dalla Regione Lombardia seppur in tempi ridottissimi - ha detto Crimi -. (Brescia Oggi)

Cercheremo di utilizzare le dosi che abbiamo e lo concentreremo dove più è necessario per contrastare il nemico”, ha chiarito ancora Bertolaso Fermo restando le vaccinazioni over 80, per le altre categorie si partirà prioritariamente dai comuni più colpiti. (LaPresse)

Lo ha detto il consulente alla campagna vaccinale in Lombardia Guido Bertolaso riferendo in Consiglio regionale a Palazzo Pirelli a Milano facendo il punto della situazione sulla diffusione del coronavirus (Corriere TV)

Secondo Donatella Albini, Delegata alla Sanità del Comune di Brescia, la zona arancione, anche se ‘rafforzata’ non basta: “Serve la zona rossa”. “Non possiamo parlare di una terza ondata perché la seconda non è mai terminata – spiega Cristiano Perani, Bed Manager dell’Asst Spedali Civili di Brescia – Non siamo mai scesi, come Asst, sotto la soglia dei 200 pazienti positivi e ora abbiamo raggiunto la soglia dei 300”. (LaPresse)

"Allo stato attuale, la situazione è sotto controllo e gestibile rispetto all’autunno passato, in tutto il territorio regionale, tranne in provincia di Brescia, dove siamo di fronte alla terza ondata della pandemia. (Gazzetta di Parma)

seconde case), anche se ubicate in territori diversi dalla Provincia di Brescia e dei predetti Comuni;. 6. Il pericolo, anzi, è chiaramente percepito: già in mattinata l’Ordine dei medici della provincia di Brescia aveva diffuso una nota in cui chiedeva un intervento rapido. (Ticinonline)