L’Italia si appresta a superare l’Olanda come primo importatore di petrolio russo

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Tuttavia, anche a causa delle sanzioni, il greggio russo viene venduto a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato, il che lo rende particolarmente attraente per grandi compratori come Cina o India

Cina sempre più affamata di petrolio russo – Ad acquistare sempre più idrocarburi russi è anche la Cina.

Numeri che fanno del nostro paese il primo acquirente europeo di carichi navali di greggio russo davanti all’Olanda. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Le importazioni di greggio di maggio sarebbero quattro volte più alte rispetto a quelle prima della guerra in Ucraina (SoldiOnline.it)

Vantiamo nuovi accordi con Paesi africani o del Golfo che nella realtà rim È veramente difficile fermare le bocce, come si suol dire, e comprendere quale sia la strategia energetica del Paese. (La Verità)

Il Cremlino trova nuovi clienti in Asia, in India ed Emirati Arabi (la Repubblica)

I sindacati dei lavoratori della zona e i politici locali avvertono che un embargo al petrolio russo causerebbe l’arresto immediato della raffineria e danneggerebbe gravemente l’economia locale Di conseguenza, l’Italia è destinata a superare i Paesi Bassi come il più grande hub di importazione dell’UE per il greggio russo trasportato via mare. (MeteoWeb)

Il risultato, segnalava ieri in prima pagina il Financial Times, è che questo mese (proprio mentre l’Europa discute e si divide sul possibile embargo al greggio venduto da Mosca) le esportazioni di petrolio russo verso l’Italia hanno toccato quota 450 mila barili al giorno, ovvero il quadruplo rispetto a febbraio (tant’è che abbiamo superato i Paesi Bassi) ed il quantitativo più alto mai toccato dal 2013 (La Stampa)

È un quadro imbarazzante quello dipinto dalle stime di Kpler. 3' di lettura. L’Italia senza volerlo è diventata una delle principali destinazioni del petrolio russo in Europa, con importazioni di greggio che a maggio sarebbero addirittura quadruplicate rispetto a prima della guerra in Ucraina, a circa 450mila barili al giorno, livello che non toccavano dal 2013. (Il Sole 24 ORE)