Petrolio e armi, il paradosso dei due embarghi sulla Libia

Il Sole 24 ORE ESTERI

Ed entrambe sono rivolte allo stesso Paese: la Libia dal nostro inviato Roberto Bongiorni. (REUTERS). 4' di lettura. BERLINO - Nell’ex regno di Muammar Gheddafi sono in vigore almeno due embarghi internazionali.

La determinazione a far rispettare l'embargo sulle armi. Come tante volte accaduto in altre crisi internazionali, l'embargo c'è.

Petrolio e armi, il paradosso dei due embarghi sulla Libia Uno funziona piuttosto bene. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altre testate

Anche il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha ritenuto di dover intervenire con il ministro degli Esteri emiratino per ribadire la necessità di un cessate il fuoco duraturo. Nel momento stesso in cui sul terreno si riprenderà con la violenza e con i morti, l’impegno della diplomazia internazionale potrà dirsi ricondotto al punto di partenza. (La Stampa)

Anche il presidente russo Vladimir Putin e il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte parteciperanno alla conferenza. La Germania ha invitato alla Conferenza sulla Libia il premier del governo d'unità nazionale Fayez al-Sarraj, il generale Khalifa Haftar ed i rappresentanti di Russia, Turchia, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Italia, Egitto, Cina, Onu e Ue. (Sputnik Italia)

La foto di rito tra i partecipanti al vertice di Berlino sulla Libia. VERSO UNA PRESENZA INTERNAZIONALE? Parlando del vertice tedesco l’inviato si è detto ottimista anche sulla possibilità che la «tregua si trasformi in cessate il fuoco». (Lettera43)

La foto di gruppo dei leader che hanno partecipato domenica alla Conferenza di Berlino sulla Libia - Ansa. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . La strada per la pace in Libia è ancora molto lunga: a Berlino domenica è stato compiuto un primo passo. (Avvenire)

Credo che la conferenza di Berlino abbia sostenuto il processo di pace promosso dalle Nazioni Unite", ha dichiarato la Merkel alla conferenza stampa finale. La Merkel ha inoltre riferito che i partecipanti alla Conferenza hanno concordato di non fornire assistenza alle parti in conflitto in Libia per salvaguardare la tregua. (Sputnik Italia)

Inoltre, l’esercito nazionale libico, ha spiegato ancora il portavoce, segue da vicino i movimenti dei servizi di intelligence turchi per trasferire terroristi dal Mali, dal Ciad e dal Niger. Proprio rivolgendosi a Erdogan, al Mismari si è riferito ai mercenari siriani trasferiti dalla Turchia all’ovest della Libia nelle ultime settimane a difesa del governo di Sarraj. (Fanpage.it)