Kyle Rittenhouse crolla dopo l’assoluzione, uccise due manifestanti anti razzisti col fucile

Il Riformista ESTERI

Kyle Rittenhouse oggi ha 19 anni, ma ai tempi della manifestazione di Kenosha nello stato del Wisconsin quando si sono svolto i fatti solo 17.

Si scoprirà più tardi che si chiama Kyle Rittenhouse e che fa parte di “una milizia armata”, la “Kenosha Guard”.

Fuori dal tribunale di Kenosha, cittadina del Wisconsin, si stanno raccogliendo i manifestanti.

“Not guilty”, “Not guilty”, “Not guilty”, “Not guilty”, “Not guilty”, “Not guilty”. (Il Riformista)

Su altri media

Il titolo del Washington Post vale per le proteste che attraversano l’Unione da est a ovest, da New York a Oakland, con epicentro a […] (Il Fatto Quotidiano)

Oltre ai militanti per i diritti civili hanno seguito il processo anche molti suprematisti bianchi, dai quali l'assoluzione viene salu tata con soddisfazione. Le associazioni contro il razzismo ribadiscono la richiesta di giustizia per quelle vittime, e sottolineano come negli Usa chi ha la pelle nera sia costretto a subire diseguaglianze perfiono davanti alla legge. (euronews Italiano)

Kyle Rittenhouse, in questi giorni, è sulla bocca di tutti. Sulla violenza, tratto oramai distintivo del DNA a stelle e strisce senza dover necessariamente scomodare il Far West. (Corriere del Ticino)

Fossi stato genitore di Kyle, gli avrei proibito di andare a Kenosha quel giorno, gli avrei proibito di possedere una arma. Rittenhouse e' rincorso a più riprese e non prende mai l'iniziativa di attaccare. (Corriere della Sera)

Il giudice ha creduto alla posizione della difesa, secondo cui Rittenhouse ha agito totalmente per autodifesa dopo essere stato attaccato dai manifestanti La polizia spara gas lacrimogeni sulla folla. (Rolling Stone Italia)

E Tom Nichols, ex docente al Naval War College, autore del saggio «Il nemico dentro» (Luiss), repubblicano, concorda: «Vero, e chi tifa per la sentenza lo sa benissimo». Il presidente Joe Biden stesso, in un comunicato, invita alla calma e alla razionale scelta di accettare la decisione della Corte, pur dicendosi «arrabbiato e preoccupato». (il mattino di Padova)