BIRMANIA: PROSEGUE LA REPRESSIONE DELLE PROTESTE CONTRO IL GOLPE

Radio Onda d'Urto ESTERI

Sono almeno 54 morti e 1.700 arrestati dal giorno del golpe, secondo le Nazioni Unite, che parlano anche di 700 arrestati solo nella giornata del 3 marzo.

Da Yangon Giorgio, italiano che lavora in Birmania, ci offre questa corrispondenza registrata il 5 marzo 2021

Tra questi parlamentari, attivisti politici, scrittori, difensori dei diritti umani, insegnanti, professionisti della salute, funzionari pubblici, giornalisti e monaci. (Radio Onda d'Urto)

Su altre fonti

Una persona con la quale siamo in contatto parla di spari sulla folla a Yangon e di almeno 50 morti e molti feriti. In una parte del paese i militari sono intervenuti contro la folla usando anche gli aerei, sarebbe accaduto a N-Okkla: le informazioni arrivano direttamente dall’interno della Birmania (ravennanotizie.it)

Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. (Yahoo Notizie)

Una folla commossa ha partecipato a Mandalay al funerale della diciannovenne uccisa mercoledì a colpi di arma da fuoco durante le proteste contro il colpo di Stato. Alcuni filmati pubblicati sui social media mostrano gli ultimi momenti di Kyal Sin durante la manifestazione sfociata in massacro (Gazzetta del Sud)

Dall’inizio delle manifestazioni, sono oltre 50 le persone rimaste uccise negli scontri con i militari Oltre 50 morti dall'inizio delle manifestazioni. Nuove proteste in Myanmar contro il colpo di stato. (LaPresse)

Una folla commossa ha partecipato a Mandalay al funeralediciannovennemercoledì a colpi di arma da fuoco durante le proteste contro il colpo di. Advertising. petergomezblog : Lombardia in arancione scuro da mezzanotte al 14 marzo: chiudono le scuole, tranne i nidi. (Zazoom Blog)

Myanmar, proteste contro il colpo di Stato: arriva il gruppo d’élite. Le immagini che ci arrivano grazie ai social network, mostrano scene di una violenza inaudita. da Hua Hin, Thailandia. Nonostante la domenica di sangue che ha causato la morte di almeno 18 persone, non si sono fermate le proteste in Myanmar contro il colpo di Stato militare del primo febbraio. (Osservatorio Diritti)