Recovery Fund, Conte: ‘stereotipi distorti ostacolano ripresa comune Ue. Fare di più’

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“Il fondo proposto (anti)coronavirus – si legge, riferimento al Recovery Fund – è un passo importante, ma c’è bisogno di un’azione più coordinata”.

Quando la pandemia è arrivata in Europa, il mio paese è stato colpito per primo e nella misura più forte.

“Gli stereotipi distorti ostacolano una ripresa comune dell’Unione europea”.

“Se vogliamo superare insieme questa crisi, come unione di interessi comuni e di valori comuni, dobbiamo fare molto di più. (Finanzaonline.com)

Su altre fonti

Tuttavia, l'incontro di ieri fra i ministri degli Esteri di dieci Paesi - fra cui Francia e Germania - testimonia che i negoziati vanno avanti su binari paralleli. Da una parte c'è chi vuole un vero coordinamento delle misure e dall'altra, invece, chi preferisce cominciare dagli accordi bilaterali fra le capitali. (Il Messaggero)

A partire dal 20 marzo la Commissione europea ha avviato un temporary framework, già modificato due volte, per consentire ai Membri di intervenire a sostegno delle imprese nazionali. Fino ad arrivare al futuro recovery fund, per il quale siamo in attesa della proposta da parte della medesima Commissione. (Il Sole 24 ORE)

Questo ha compensato i limiti dell’infrastruttura fisica, del numero degli operatori sanitari e degli investimenti negli anni passati”. Il testo quest’anno tiene conto dell’impatto della pandemia da Coronavirus e misura la situazione economica di conseguenza. (Fanpage.it)

Ovvero i famigerati quattro governi contrari al Recovery Fund dalla potenza di 500 miliardi di euro proposto dall'asse franco-tedesco. Edtstadler ha aggiunto che " i fondi per la crisi siano erogati sotto forma di prestiti rimborsabili e non sovvenzioni ". (ilGiornale.it)

Iniziai nel il 2015, periodo in cui l’Europa era in cerca di nuovi proseliti, senza averne preventivamente seriamente valutate il rispetto delle condizioni poste ai nuovi Stati. Non è concepibile che, con l’Europa di ventisette Stati, per l’approvazione di importanti decisioni è richiesta l’unanimità. (StartNews)

Se partisse a giugno sarebbe un enorme inaspettato successo, ma se partisse il prossimo anno si perderebbe la sua efficacia di impatto sulla profonda crisi economica già in atto. Sta di fatto però che le previsioni a oggi indicano nel 2020 un Pil che sarà al -3% negli Stati Uniti, al -5% in Europa (Italia esclusa) e al -10/12% in Italia. (Il Sole 24 ORE)