Mps, 200 dipendenti in piazza per lo sciopero: "La banca ha aiutato altre cause in passato, ora va salvata"

Corriere di Siena ECONOMIA

Mps, Bpm si sfila: niente operazione spezzatino con Unicredit. Per avere dati oggettivi sull'adesione a livello nazionale, sarà necessario attendere lunedì 27 settembre.

Così l'attenzione si è spostata dai dipendenti della banca al palco in piazza Salimbeni.

Venerdì 24 settembre, nonostante alla vigilia una lettera avesse annunciato la voglia di rivalsa dei lavoratori, i presenti toccavano appena le 200 unità. (Corriere di Siena)

Su altre testate

"La responsabilità non è nostra ma siamo noi, lavoratrici e lavoratori del Gruppo Monte dei Paschi di Siena, a rischiare di pagarne il conto. (Toscana Media News)

Alla prova dei fatti, non ha pagato neppure la scelta di lasciare a Siena un ruolo da comprimaria. Così, i dipendenti di Banca Mps, annacquati tra i vessilli sindacali, hanno lasciato campo libero a una manifestazione a tutto tondo. (Corriere Fiorentino)

"Il centrodestra - prosegue Marrocchesi - era ampiamente rappresentato, oltre che dal sottoscritto, dal sindaco De Mossi, accompagnato da alcuni assessori della Giunta; non così, possiamo dire degli altri candidati, in primis del segretario Pd Enrico Letta che ha preferito disertare la manifestazione. (SienaFree.it)

E la richiesta, lanciata dai sindacati a fine aprile, di essere coinvolti nel dibattito sul futuro del Monte dei Paschi, sarebbe stata accolta. Quando si grida in piazza, ci si convince che a Roma qualcuno raccolga l’appello. (LA NAZIONE)

Lo chiediamo proprio in base alle condizioni poste da Unicredit per la prosecuzione dell’operazione. Ed è proprio su Trieste, dove Mps conta una novantina di addetti, che potrebbero emergere concrete difficoltà per motivi legati alla normativa Antitrust. (Il Piccolo)

Non sappiamo per quale azienda lavoreremo, se la nostra professionalità sarà salvaguardata, se lavoreremo nella stessa città, quale mansione saremo chiamati a svolgere. La responsabilità non è nostra ma siamo noi, lavoratrici e lavoratori del Gruppo Monte dei Paschi di Siena, a rischiare di pagarne il conto (FIRST CISL)