Sbagliano la radioterapia: bimbo di 6 anni riceve dose 200% superiore del prescritto

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È stato sottoposto a una radioterapia alla testa risultata del 200 per cento superiore a quella prescritta: per questo la Procura di Perugia ha chiesto l'apertura di un processo a carico di un fisico-medico e dell'allora dirigente della struttura.

La vicenda risale al 2016 quando tra ottobre e novembre un bimbo dell'età di sei anni si era sottoposto a una radioterapia alla testa presso l'ospedale di Perugia per curare una grave forma di leucemia (Today.it)

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Mercoledì 24 Novembre 2021, 05:01. LA STORIA. Luca aveva sei anni quando gli è stata diagnosticata una grave forma di leucemia. Con una radioterapia alla testa risultata del 200 per cento superiore a quella prescritta dal trattamento, previsto tra l'altro solo come prevenzione. (Il Messaggero)

In base alla ricostruzione del pm, durante il trattamento ci sarebbe stato un enorme errore medico che avrebbe provocato nel bambino una patologia cerebrale irreversibile. Per quei fatti sono finiti sotto ora processo due medici del nosocomio umbro, l dottore a cui vien imputato fisicamente l'errore e l'allora dirigente della struttura complessa di radioterapia che aveva in cura il piccolo paziente. (Fanpage)

Il processo per stabilire le eventuali responsabilità dei due imputati è stato fissato per il 23 settembre del 2022 Un calcolo errato nella radioterapia. (TerniToday)

Perché è avvenuto l'errore e a stabilire eventuali responsabilità sarà ora il processo a doverlo decidere Secondo l'accusa il piccolo è stato sottoposto all'ospedale di Perugia a una radioterapia alla testa risultata del 200 per cento superiore a quella prescritta nell'ambito di un trattamento per curare una grave forma di leucemia (Leggo.it)

Perché è avvenuto l'errore e a stabilire eventuali responsabilità sarà ora il processo a doverlo stabilire La famiglia ha così sporto denuncia-querela attraverso l'avvocato Laura Modena. (La Nazione)

"L’Azienda Ospedaliera di Perugia, a conoscenza del procedimento in corso a carico di due professionisti sanitari, di cui uno in quiescenza, relativo al presunto episodio verificatosi cinque anni fa, confida pienamente nel lavoro della Magistratura per restituire verità alla vicenda - si legge nella nota - In questi anni l’innovazione tecnologica ha permesso di informatizzare completamente il reparto di Radioterapia, una eccellenza della sanità umbra che ha in carico ogni anno oltre mille pazienti, alcuni provenienti da fuori Regione. (PerugiaToday)