Financial Times contro carbonara e parmigiano, Coldiretti: "Attacco surreale"

Sky Tg24 INTERNO

"Dal Financial Times arriva un attacco surreale ai piatti simbolo della cucina italiana, proprio in occasione dell'annuncio della sua candidatura a patrimonio immateriale dell'umanità all'Unesco". È il commento della Coldiretti all’articolo del Financial Times che ha intervistato Alberto Grandi, storico dell'alimentazione e docente all'università di Parma, che ha bocciato i piatti tipici della gastronomia nazionale. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre fonti

Dal panettone al tiramisù, molti ‘classici’ sono in realtà invenzioni recenti": esordisce così lo speciale del Financial Times sulla cucina italiana. "Tutto quello che io, un italiano, pensavo di sapere sul cibo italiano è sbagliato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Dopo le polemiche scaturite da un articolo sul Financial Times in cui si facevano risalire le origini del Parmigiano nel Wisconsin, dal Consorzio arrivano alcune precisazioni. Risalgono al 1200 le prime testimonianze sulla commercializzazione del Parmigiano Reggiano. (Redacon)

La pizza come la fa Cannavacciuolo: l’originale. Prendiamo una ciotola abbastanza grande e pesiamo i 600 grammi di farina. Gli ingredienti che abbiamo detto possono essere utilizzati anche per comporre una classica pizza, ma quella che vedremo oggi sarà una pizza ripiena. (Proiezioni di Borsa)

Tutto è partito da un articolo – un’intervista del 23 marzo 2023 – della giornalista Marianna Giusti al docente e autore Alberto Grandi pubblicato sul Financial Times. Fondamentalmente, viene messa in discussione (e anche banalizzata) la tradizione italiana: dire che la carbonara è americana, il vero Parmigiano prodotto in Wisconsin passando pure per una critica e una contestazione alle storie di tiramisù, tortellini, pizza e panettone (solo per citarne alcune) ha scatenato un gran polverone tra gli utenti sui social e tra le persone italiane che hanno preso queste critiche quasi sul personale. (la VOCE del TRENTINO)

Anche Coldiretti ha voluto rispondere alla stravagante teoria di Alberto Grandi, e non lo ha fatto con il tono dello scherzo ma con dati impressionanti: "L’agropirateria mondiale nei confronti dell’Italia ha raggiunto un fatturato di 120 miliardi, con in testa alla classifica dei prodotti più taroccati proprio il Parmigiano Reggiano, le cui copie sono più numerose degli originali, dal parmesao brasiliano al reggianito argentino fino al parmesan diffuso in tutti i continenti". (il Resto del Carlino)

Ma ci sono anche le imitazioni di Provolone, Gorgonzola, Pecorino Romano, Asiago o Fontina. “Sulla base di fantasiose ricostruzioni – sottolinea la Coldiretti – si contestano le tradizioni culinarie nazionali più radicate. (Frosinone News)