4 giugno, Piazza Tiananmen. Tutto quello che la narrazione anti-cinese non vi ha mai raccontato

L'AntiDiplomatico ESTERI

Chiaro scuro. Oggi è il 4 Giugno: come ogni anno verremo inondati da servizi, articoli e post sul “massacro di Piazza Tiananmen”, avvenuto nel 1989 contro gli “studenti pacifici per la democrazia”.

Tiananmen rimane una sconfitta per la strategia d'ingerenza occidentale, ma un enorme successo a livello mediatico, considerando la risonanza che mantiene tuttora.

In quella concitata notte, le cose andarono veramente come ci racconta da tre decenni l'informazione occidentale?

I manifestanti erano veramente pacifici studenti in cerca di democrazia?

La risposta di uno degli studenti in piazza, alla domanda “fu un errore?”: “Sì, un grosso sbaglio

(L'AntiDiplomatico)

Ne parlano anche altri giornali

Almeno sei arresti ieri ad Hong Kong, tra cui la 37enne Chow Hang Tung, finita in manette per aver scritto sui social «accendete delle luci, ovunque vi troviate». (La Stampa)

A Hong Kong ieri, chiunque era in strada con questi oggetti veniva fermato e perquisito dalla polizia. Per molti è stato difficile sfuggire al controllo dei 7mila poliziotti predisposti alla sorveglianza delle strade dell'ex colonia britannica, nel giorno che segna il ricordo del massacro di piazza Tiananmen. (Il Manifesto)

Il pugno di ferro di Pechino serve a far capire che il principio di «uno stato due sistemi» concordato con Londra e destinato in teoria a durare fino al 2047 - è stato definitivamente cancellato Nelle ore successive l'arresto di Hang Tung la polizia ha sigillato Victoria Square minacciando di arrestare chiunque sostasse nella piazza. (il Giornale)

ensione a Hong Kong, dove per il secondo anno consecutivo la polizia ha vietato la veglia per commemorare le vittime della strage di piazza Tiananmen a Pechino nel 1989. Poco prima, la polizia aveva fermato il traffico e istituito blocchi stradali su alcune delle principali arterie di scorrimento del traffico della città per effettuare controlli. (AGI - Agenzia Italia)

La lezione è semplice: l’assenza di libertà fa male. Si tratta di Hong Kong che, restituita alla madrepatria nel 1997, non ha mai smesso di lottare per un futuro democratico grazie al suo statuto di città autonoma. (Tempi.it)

La veglia delle candele presso il Victoria Park di Hong Kong è un evento commemorativo importante, legato al movimento democratico e all’atto collettivo dell’esercizio politico della memoria. Già domenica scorsa la polizia di Hong Kong ha arrestato Alexandra Wong, una sessantenne che stava commemorando Tienanmen da sola (L'Espresso)