Del Vecchio, in 10 foto storiche la vita del «re degli occhiali»

Corriere della Sera INTERNO

Fondatore e presidente di Luxottica ha orchestrato la fusione con la francese Essilor per creare EssilorLuxottica, un gruppo che oggi conta oltre 180mila dipendenti.

Leonardo Del Vecchio, il re degli occhiali Il «re degli occhiali» Leonardo Del Vecchio, scomparso il 27 giugno 2022, è stato uno dei maggiori imprenditori italiani.

La sua storia però comincia a Milano il 22 maggio del 1935 in una famiglia povera di origini pugliesi

Azionista di Mediobanca, Generali e Covivio, la sua ricchezza, attraverso la holding di famiglia Delfin, è stata valutata dalla rivista Forbes in circa 25 miliardi di euro. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

#valeriaarnaldi (ilmessaggero.it)

Si racconta ancora che Milleri abbia ideato una semplice app in modo tale da consentire a Del Vecchio di controllare sul cellulare tutto il sistema distributivo di Luxottica Con quelle parole Del Vecchio sigillava il passaggio delle consegne e, al contempo, sembrava 'blindare' l'assetto di vertice del gruppo: Milleri nuovo capoazienda. (Adnkronos)

Però, bisogna essere intellettualmente onesti: se al primo turno aveva vinto la destra (da Genova a Palermo, da Aquila a Pistoia con qualche eccezione come Padova), al secondo turno è andata meglio la sinistra. (Matteo Renzi)

Il restante 75% della holding lussemburghese e' equamente suddiviso tra i sei figli di Del Vecchio. La seconda moglie di Del Vecchio, Nicoletta Zampillo, con cui si è risposato nel 2010 sette anni dopo il divorzio, erediterà il 25% di Delfin detenuto dal defunto marito. (Yahoo Notizie)

«Se n'è andato un grande italiano. Ne sentirò la mancanza come amico, come imprenditore e come uomo di princìpi.Ho sempre apprezzato la sua lealtà, la sua voglia di lavorare per il bene dell'azienda, con assoluto distacco dal potere che la forza economica può dare, la sua grande visione anche sociale». (ilmessaggero.it)

Le esequie si svolgeranno nel Palaluxottica, che può accogliere migliaia di persone: troppo piccolo, infatti, è il duomo di Agordo. ''Agordo sente una grande riconoscenza e gratitudine per il grande imprenditore Del Vecchio, per quello che ha rappresentato per l'agordino, per il bellunese e per l'intero paese Italia”, aggiunge il sindaco. (il Resto del Carlino)