“Siamo in dittatura”, il messaggio di Savona che agita la Consob

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La Stampa INTERNO

Viviamo in un'epoca «di dittatura», che si manifesta persino nelle vicissitudini della Popolare di Sondrio.

La vede così il presidente di Consob, Paolo Savona, che non è nuovo a interventi in grado di scatenare polemiche: dalla possibilità di vendere il debito di Stato ai russi al piano B per uscire dall’euro.

Chiamato dal Comitato per l'autonomia e l'indipendenza della Bps a dare un parere sulla situazione della banca guidata da Francesco Venosta e Mario Alberto Pedranzini, è intervenuto con un messaggio: il contenuto, considerato privato, è finito sul sito del Comitato e ha creato malumore nell’Autorità

(La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

Lo stesso Savona ha poi gettato acqua sul fuoco: “Si tratta di idee liberali che sorprendono solo chi libero non è” Nella missiva rivolta a Marco Vitale, membro del Comitato, Savona difende l’indipendenza delle scelte di Bps, affermando che l’iniziativa sul voto maggiorato “è perfettamente legittima, ma temo che sarà il sasso nello stagno. (L'HuffPost)

Repubblica aveva anticipato che secondo l’Eurotower il voto maggiorato sarebbe contro lo spirito della norma che punta a rendere più contendibili le grandi popolari. (Il Fatto Quotidiano)

Non è la prima volta che Paolo Savona evoca la dittatura in un intervento Renzi chiede le dimissioni di Paolo Savona. “Il presidente di un autorità indipendente in una Repubblica italiana, che non è la Repubblica delle banane, non dice quelle cose lì. (Imola Oggi)

Insomma, "la democrazia entra in crisi ed emergono i sintomi latenti della dittatura, come quella nella quale viviamo ai giorni nostri. Il numero uno della Consob afferma che viviamo in un'epoca "di dittatura". (LiberoQuotidiano.it)

Viviamo – si legge sulla Stampa in un’epoca «di dittatura», che si manifesta persino nelle vicissitudini della Popolare di Sondrio. Non è la prima volta che Paolo Savona evoca la dittatura in un intervento (Imola Oggi)

Il presidente della Consob Savona:. La polemica è partita da un messaggio di Paolo Savona, che doveva restare privato, sulla vicenda della quotazione della Banca Popolare di Sondrio. "Quando la qualità che tu invochi si disgiunge dalla quantità (il voto), la democrazia entra in crisi ed emergono i sintomi latenti della dittatura, come quella nella quale viviamo ai giorni nostri. (Yahoo Finanza)