Hiroshima: le conseguenze della bomba atomica 75 anni dopo

Tecnoandroid ESTERI

Insieme a lui, anche Obama si recò nelle due città.

Pochi giorni dopo, una seconda bomba è stata sganciata sulla città di Nagasaki, e le vittime non sono state di certo poche.

Il 6 agosto del 1945, ossia ben 75 anni fa, è stata sganciata una bomba atomica ribattezzata “Little Boy” sulla città giapponese Hiroshima.

Nel novembre del 2019, Papa Francesco si recò nelle due città colpite con lo scopo di sensibilizzare le persone contro le armi nucleari. (Tecnoandroid)

Su altre testate

Come le armi nucleari, capace di annientare in un istante intere città. Il Pontefice ha spiegato di avere avuto, in passato, “il privilegio di poter venire di persona nelle città di Hiroshima e di Nagasaki”. (La Luce di Maria)

Mayors for Peace, ICAN, la Rete Italiana del Disarmo e Senzatomica, ci ricordano che il mondo vivrà finalmente in Pace e di Pace solo quando anche l'ultima bomba atomica sarà disinnescata. “La Pace non è un valore cui appellarsi in tempi di conflitti, in tempi di guerre e distruzioni. (RavennaToday)

Le parole, le foto e i documenti traducono con più forza il messaggio originale. La donna è una dei 150 giapponesi incaricati di trasmettere il messaggio delle vittime. (Italia Oggi)

La cosiddetta “sicurezza” offerta dalle armi nucleari si basa sulla nostra volontà di annientare i nostri nemici e la loro volontà di annientarci. E’ stato calcolato che 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio sono equivalenti a 0,9 Kiloton, cioè ad una testata nucleare di potenza medio bassa. (articolo21)

L’Italia sostiene con forza l’obiettivo di un mondo libero da armi nucleari, attraverso un approccio progressivo al disarmo che preveda il responsabile coinvolgimento di ogni Stato. Il papa ha ripetuto le stesse parole che disse al Memoriale della Pace di Hiroshima: “L’uso dell’energia atomica per scopi bellici è immorale, così come è immorale il possesso di armi nucleari. (korazym.org)

Non si vedevano, dopo il lampo, feriti o squartati i brandelli insanguinati dei 93 mila che si dissolsero col primo botto. Ci fu la pace della Belle Époque fra il 1870 e il 1914 ma furono solo 44 anni, un record. (Il Riformista)