IL VIDEO. Turchia, Abir salvata dopo 180 ore. "Il suo cuore si era fermato"

il Dolomiti ESTERI

Roma, 14 feb. "È un miracolo che sia viva", racconta Mujdat Okenek, medico d'urgenza che ha prestato soccorso ad Abir, 25 anni, estratta viva dalle macerie dopo 180 nella provincia di Hatay, in Turchia, una delle più devastate dal terremoto.Quando è stata tirata fuori era in condizioni critiche. "Aveva uno pneumotorace - racconta il medico - le abbiamo applicato un tubo toracico, abbiamo eseguito una rapida ecografia e le abbiamo messo un catetere cardiaco. (il Dolomiti)

Su altri giornali

Sei vigili del fuoco spagnoli hanno descritto una situazione di totale devastazione nella città di Adiyaman, in Turchia, dove interi palazzi sarebbero stati abbattuti con le persone ancora al'interno. (Fanpage.it)

Lo riportano i media turchi. I soccorritori stavano lavorando intorno all'edificio crollato quando hanno sentito un suono, forse una voce, e hanno scavato in quella direzione. (La Sicilia)

I sanitari dell'ospedale di Afrin, dove Aya è ricoverata, hanno deciso di trasferirla "in un luogo sicuro". Ci sarebbe stato un tentativo di rapimento per Aya, la neonata sfuggita alla devastazione del terremoto in Turchia e Siria. (Today.it)

All'Adnkronos Salute, Sara Montemerani, medico specializzato in medicina d'urgenza-emergenza, racconta il suo lavoro tra le macerie del terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria. Scene terribili, difficili pure da immaginare. (Secolo d'Italia)

Quasi contemporaneamente e' stata tratta in salvo, dopo 227 ore sotto le macerie, una donna di 74 anni, a Kahramanmaras, un'altra delle citta' piu' colpite dal sisma. Una madre e i suoi due bambini sono stati estratti vivi dopo essere rimasti sepolti per 228 ore sotto le macerie di uno degli edifici che e' crollato a causa del terremoto ad Antiochia, una delle citta' del sud est della Turchia piu' colpite dal sisma. (Tiscali Notizie)

Dieci giorni schiacciati sotto i resti di un palazzo sbriciolato, poi il miracolo . Una madre e i suoi due bambini sono stati estratti vivi oggi dopo essere rimasti sepolti per 228 ore sotto le macerie di uno degli edifici che è crollato a causa del terremoto ad Antiochia, una delle città del sud est della Turchia più colpite dal sisma. (Gazzetta del Sud)