Il nonno di Eitan ai domiciliari a Tel Aviv: contestata accusa di rapimento

Prima Pavia INTERNO

Media israeliani riportano intanto che Eitan si trova a casa del nonno a Petah Tikva, non lontano da Tel Aviv.

A comunicarlo è stata la Polizia, che ha preso la decisione dopo aver interrogato l’uomo: per lui l'accusa è quella di rapimento.

Il nonno di Eitan ai domiciliari con l'accusa di rapimento. Shmuel Peleg, nonno del piccolo Eitan Biran, il bambino unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, è ufficialmente agli arresti domiciliari in Israele (Prima Pavia)

La notizia riportata su altri media

Eitan, zia Aya presenta istanza a Tel Aviv 14 settembre 2021. Appello a Tel Aviv per il rientro del piccolo Eitan da parte dei legali israeliani di Aya Biran, la zia del bimbo di 6 anni sopravvissuto alla strage del Mottarone del 23 maggio. (Il Sole 24 ORE)

Il bambino, unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone, è stato portato in Israele a bordo di un volo privato da nonno materno che sabato aveva ottenuto dal tribunale il permesso di visita. (VareseNoi.it)

Non appena arrivato in Israele ha aggiunto Eitan è stato affidato "ad uno staff medico presso l'ospedale Sheba". l piccolo Eitan è attualmente curato da medici in un ospedale alla periferia di Tel Aviv (RagusaNews)

A riferirlo è la zia Gali Peleg a Canale 12, emittente televisiva israeliana: “L’amato Eitan è tornato in Israele dopo aver perso tutta la sua famiglia, come volevano i suoi genitori. (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

Dan Savery Raz, della redazione israeliana di Time Out, ha infatti ha commentato: “Gli abitanti di Tel Aviv sono un gruppo resistente. In generale, gli intervistati hanno sottolineato la vita notturna, i ristoranti e la cultura di Tel Aviv, oltre che il forte senso di comunità, risultato particolarmente importante durante la pandemia. (Mosaico-cem.it)

L’uomo è stato interrogato a lungo dalla polizia e poi è scattata la misura, gli è anche stato ritirato il passaporto. Aya Biran, la zia tutrice di Eitan, ha presentato al Tribunale per le questioni familiari di Tel Aviv la richiesta di far rientrare il piccolo nel nostro Paese, chiedendo l'applicazione della Convenzione dell'Aja sui minori. (La Repubblica)