Vaccino, Gimbe: Italia resta agli ultimi posti in Europa per fasce 60-69 e 70-79 anni

Il Sole 24 ORE INTERNO

È quanto segnala la Fondazione Gimbe rileva Il monitoraggio indipendente nella settimana 21-27 aprile 2021.

Cala la pressione sugli ospedali. Nel periodo osservato il monitoraggio conferma la riduzione di nuovi casi e decessi.

Scendono anche i posti letto occupati in ospedale da pazienti Covid, ma le terapie intensive sono ancora sopra la soglia di saturazione in 7 regioni.

Per i decessi diminuzione del 10,5%. (Il Sole 24 ORE)

Su altre fonti

Questo il quadro che emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe elaborato sulla base dei dati della settimana compresa tra il 21 e il 27 aprile. Rispetto agli altri Paesi europei, l’Italia sale in classifica per la copertura degli over 80, ma si colloca al quartultimo posto per la vaccinazione di over60 e over70. (L'HuffPost)

Per gli over 80, nonostante sia ancora distante dai Paesi che hanno superato il 95% delle coperture, l'Italia ha recuperato qualche posizione. Per i secondi, invece, siamo a quota 22,5% con almeno una dose, mentre 14 Paesi hanno già superato il 40% e 4 il 50% (Fanpage.it)

È quanto rileva la Fondazione Gimbe nel monitoraggio settimanale sul Covid 19. (LaC news24)

Una “lenta discesa dei nuovi casi” di positivi al coronavirus e un aumento del numero di somministrazioni del vaccino che però non fa spostare l’Italia dagli ultimi postiti in Europa per l’immunizzazione delle fase 60-69 e 70-79 anni. (Il Fatto Quotidiano)

"Il numero di posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti di area medica e terapia intensiva - afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe - continua a scendere, anche se il numero di pazienti ospedalizzati rimane elevato". (Rai News)

Gli ospedali «Continuano a scendere i posti letto occupati da pazienti Covid – afferma Renata Gili di Gimbe – anche se il numero assoluto di pazienti ospedalizzati rimane elevato». Le somministrazioni continuano gradualmente a salire, sia guardando al numero delle dosi settimanali (+10,7% negli ultimi 7 giorni), sia alla media mobile a 7 giorni aumentata da 324mila al giorno a 355mila al giorno (Corriere della Sera)