L'autotrasporto contesta esenzione del Green Pass per autisti stranieri - TrasportoEuropa

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Già nella serata del 14 ottobre, Unatras ha diramato una nota con cui “ritiene inaccettabile che il Governo preveda un regime alternativo sulla normativa del Green Pass a unico vantaggio delle imprese estere!”.

Unatras conclude affermando che “nelle prossime ore, valuterà che decisioni assumere e quali indicazioni dare ai propri associati”

I rappresentanti degli autotrasportatori, viceversa, chiedono la certificazione anche per gli stranieri, per evitare distorsioni alla concorrenza. (TrasportoEuropa)

La notizia riportata su altri media

Nel pomeriggio del 14 ottobre 2021, appena poche ore prima dell’entrata in vigore dell’obbligo di certificazione verde Covid-19 (Green Pass), i ministeri della Salute e del Mims (Trasporti) hanno diffuso i chiarimenti sul suo obbligo da parte degli autisti dei veicoli industriali esteri che operano in Italia. (TrasportoEuropa)

Ai camionisti e autisti stranieri senza Green Pass o vaccinati con sieri non riconosciuti in Italia sarà permesso il transito e la sosta. I vaccini riconosciuti e approvati dall’Agenzia Europea del farmaco e dall’Agenzia Italiana del Farmaco sono Pfizer-BioNTech, Moderna, Vaxzevria ex AstraZeneca e Johnson&Johnson. (Il Riformista)

Ora si scopre che la normativa sul lasciapassare obbligatorio fa pure figli e figliastri del lavoro. Secondo le associazioni di categoria ci sono almeno 80mila camionisti senza vaccino, difficilmente sostituibili vista la carenza di personale. (StatoQuotidiano.it)

Quindi Londra tenta un’altra via: allentare, sempre in modo provvisorio, i limiti al cabotaggio stradale, permettendo ai vettori stranieri di svolgere più viaggi nel territorio britannico. (TrasportoEuropa)

«Nessuna polemica – premette -, ma la constatazione di una situazione esplosiva: domani, venerdì 15 ottobre, non sappiamo chi si presenterà al lavoro, perché il decreto ci permette di sapere solo chi ha il Green Pass. (Nordest24.it)

Porti: il 40% dei lavoratori non è vaccinato. Il portavoce dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer ha spiegato che il 40% dei portuali non risulta infatti vaccinato. Da questo punto di vista, a correre più rischi potrebbero essere i portuali (40% di non vaccinati), ma anche gli autotrasportatori (il 30% non sarebbe vaccinato, stando alla stima fornita da Conftrasporto-Confcommercio). (Il Sole 24 ORE)