Vaccini Pfizer, Arcuri: "Il ritardo prosegue". I dati che preoccupano

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Yahoo Notizie INTERNO

GUARDA ANCHE - Vaccini, nuovo lotto Pfizer a Ciampino: ma è il 29% in meno

Dalla prossima settimana invieremo sui territori questi medici e infermieri per rafforzare la capacità di somministrare".

GUARDA ANCHE - Vaccino Pfizer, cos’è e come funziona. In arrivo medici e infermieri. "Dalla prossima settimana arriveranno nelle regioni i primi 2.679 medici e infermieri che hanno partecipato al bando. (Yahoo Notizie)

Su altri giornali

"Il ritardo nelle consegne - ha sottolineato Arcuri - hanno ritardato la campagna fino ad arrivare alla somministrazione di 28mila dosi al giorno.  E "negli ultimi giorni - ha riferito Arcuri - sono stati inviati alle regioni ulteriori 167 ventilatori per le terapie intensive". (Adnkronos)

“ A causa dei ritardi nella consegna dei vaccini da parte di Pfizer l’Italia è passata da una media di 80mila persone vaccinate al giorno, con una punta di 92mila, a una media di 28mila al giorn o”. (Il Fatto Quotidiano)

Abbiamo condiviso con le regioni i criteri che siamo stati costretti a mettere in campo per porre riparo sui ritardi nell'arrivo delle dosi. È la conseguenza della necessità di tenere nei magazzini le dosi che servono per i richiami. (Il Messaggero)

Sabato scorso, l'Italia ha visto una decrescita delle somministrazioni superiore al 30% infatti si è passati dalle 80 mila alle sole 28 mila. Le restanti quantità invece continueranno ad essere divise secondo i criteri utilizzati fino ad oggi. (il Giornale)

Abbiamo condiviso con le regioni i criteri che siamo stati costretti a mettere in campo per porre riparo sui ritardi nell'arrivo delle dosi. Lo ha detto il Commissario per l'Emergenza Covid, Domenico Arcuri facendo il punto sulla questione dei vaccini per combattere il Coronavirus. (Il Giornale di Vicenza)

“Prevediamo una consegna di 8 milioni di dosi Astrazeneca nel primo trimestre di quest’anno. Ulteriori speranze arrivano dalle case produttrici che non hanno vinto la prima fase della corsa al vaccino. (IL GIORNO)