Turni massacranti per 2 euro l'ora. Gli "schiavi" dei lidi: «Noi calpestati»

Avvenire INTERNO

Una condotta, ha poi detto lo stesso titolare del lido in un altro video, «che mi ha costretto a chiamare il 112».

Cioè con una somma ufficiale annotata in busta paga e un’altra pagata in nero, ma a volte negata dai datori di lavoro.

Ha fatto di tutto, dal lavapiatti all’aiuto cuoco, dal cameriere al bagnino, con paghe che andavano da un minimo di 2,5 euro l’ora a un massimo di 6,5 euro.

Alla ragazza è stato inviato un bonifico di 200 euro quando era stato pattuito un compenso di 600»

Versione respinta dall’avvocata di Beauty Davis, Filomena Pedullà: «Gli inquirenti stanno vagliando i dati relativi al contratto e dell’accordo verbale tra le due parti – ha detto –. (Avvenire)

Se ne è parlato anche su altri media

Le è stato distrutto e sottratto dal titolare del lido “Mare Nostrum” di Soverato, località turistica del litorale catanzarese. Ma, come spiega Sacco, che i dipendenti registrino le richieste di pagamento è una pratica consigliata dallo stesso sindacato: «Gli diamo una sorta di “cassetta degli attrezzi” su come comportarsi (Rolling Stone Italia)

La ragazza ha denunciato il titolare del locale dove ha lavorato nel mese di luglio e la procura ha aperto un'inchiesta per lesioni personali, furto e minacce. Si sta dimostrando una grande solidarietà, quindi non guardiamo solo il marcio che c'è ma anche il buono» - ha detto il legale della giovane ieri (LaC news24)

Beauty Davis, questo il nome della 25enne, si è ripresa mentre chiede al datore di lavoro i soldi dello stipendio che questi non gli avrebbe versato al termine del rapporto lavorativo. La donna ha affrontato il datore di lavoro per ottenere un presunto stipendio non dato ed è scattata la rabbia dell’uomo. (Virgilio Notizie)

Bocche cucite davanti al Palazzo di Giustizia al termine dell'interrogatorio della donna che era accompagnata dall'avvocato Filomena Pedullà. Pubblicità (La Sicilia)

E’ durato circa tre ore in Procura a Catanzaro l’interrogatorio, come parte offesa, di Beauty Davis, la 25enne di origini nigeriane che ha denunciato di essere stata aggredita dall’ex datore di lavoro, Nicola Pirroncello, di 53 anni, titolare di uno stabilimento balneare con ristorante a Soverato, dopo avere chiesto di essere pagata per le ore effettivamente lavorate come lavapiatti. (Telemia)

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria Il sindaco di Soverato Daniele Vacca ha scelto da che parte stare, dichiarando che qualora si arrivasse a un processo per l’aggressione alla donna di origini nigeriane, il Comune si costituirà parte civile. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)