Green pass e tamponi: caos al Porto di Trieste, ecco che cosa è successo

Il Piccolo INTERNO

Foto del 6 giugno 2020. TRIESTE Zeno D’Agostino è deciso a dimettersi se venerdì, giorno in cui entrerà in vigore l’obbligo di Green pass nei luoghi di lavoro, i portuali concretizzeranno la minaccia di bloccare le attività a oltranza in segno di protesta contro il decreto del governo.

Il governo ora non può tornare indietro, si entrerebbe in una situazione di debolezza». Zeno D’Agostino incontra i portuali, scesi in piazza poche ore dopo contro la sua destituzione. (Il Piccolo)

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Mercoledì 13 ottobre 2021 - 16:01. Porto Trieste, D’Agostino: pronto a dare dimissioni. "Blocco ad oltranza mi delegittima". CONDIVIDI SU:. . . . . . . . . . . Trieste, 13 ott. Questo è un porto che cresce, su cui abbiamo investito, che attrae investimenti e traffici (askanews)

Non va meglio neanche tra i metalmeccanici dove, soltanto guardando al caso dell’ex Ilva di Taranto, su 8.200 dipendenti ben 1.600 non hanno ancora il Green Pass. Dati alla mano in Italia sono tra i 4 e i 5 milioni i lavoratori che sono tutt’ora sprovvisti del Green Pass. (LA NOTIZIA)

«Abbiamo già informato i lavoratori di Alpt che utilizzeremo fondi per rimborsare i lavoratori sprovvisti di Green pass vaccinale del costo del tampone Il blocco andrà avanti per il tempo necessario per cancellare il green pass». (Il Piccolo)

Ma i portuali triestini non hanno intenzione di indietreggiare, anzi rilanciano, parlando del coinvolgimento nelle proteste di altri scali. Trieste è il fronte più caldo della protesta, ma non si esclude che questa possa allargarsi in altri scali portuali. (Il Piccolo)

Il Comitato dei lavoratori del porto di Trieste bloccherà le attività se l’obbligo del Green Pass al lavoro non verrà meno. Green Pass, il blocco dei porti. Nelle stesse ore in cui la ministra dell’Interno è attesa in aula scoppia la polemica sul Green Pass nei porti. (Velvet Mag)

Una autentica lezione di sindacalismo, quello vero, quello che difende in modo autentico i lavoratori, organizza lotte, pianifica una azione di resistenza e di contrattacco di fronte ai diktat governativi, tanto che giustamente Puzzer etichetta come ‘criminale’ l’attuale green pass ammazzalavoro (La Voce Delle Voci)