Presidente cinese Xi critica "abuso" sanzioni in riunione Paesi Brics

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Yahoo Notizie ESTERI

I Paesi Brics comprendono Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa

"Dobbiamo abbandonare la mentalità della Guerra Fredda e il confronto tra blocchi e opporci alle sanzioni unilaterali - e all'abuso delle sanzioni", ha affermato Xi.

(Reuters) - Il presidente cinese Xi Jinping ha criticato quello che ha definito un abuso delle sanzioni internazionali, invitando Russia, India, Brasile e Sud Africa ad assumersi le proprie responsabilità nel mondo. (Yahoo Notizie)

La notizia riportata su altri media

"Il nostro incontro di oggi arriva in un momento cruciale per la scelta del futuro dell'umanità: in quanto mercati emergenti chiave e Paesi in via di sviluppo, noi Paesi Brics dobbiamo assumerci le nostre responsabilità", ha detto Xi attraverso un traduttore. (Notizie - MSN Italia)

Il leader di Pechino ha parlato anche dei “piccoli circoli costruiti attorno all’egemonismo” ai quali contrapporre “una grande famiglia in una comunità con un futuro condiviso per l’umanità” Lo ha detto il presidente Xi Jinping nel corso del suo intervento al vertice dei paesi Brics. (LAPRESSE)

Tra i cinque Paesi non mancano attriti. Dal vertice dei BRICS parte la nuova sfida di Cina e Russia all'Occidente. (Corriere del Ticino)

“La globalizzazione economica è un requisito oggettivo per lo sviluppo delle forze produttive e un trend storico irresistibile”, ha affermato Xi. Il collettivo BRICS è stato fondato nel 2009, quando i paesi aderenti erano visti come il potenziale motore per la futura crescita economica globale (Nanopress)

Insomma se i Brics, più che sulla moneta unica, si mettessero davvero d’accordo coordinando in qualche modo le loro economie e commerci, rappresenterebbero un blocco di giganti rispetto ai nani europei. (Nicola Porro)

(LaPresse) – “La complessità e la natura transnazionale delle sfide e delle minacce che la comunità internazionale deve affrontare richiedono la ricerca di risposte collettive con la partecipazione attiva della nostra associazione”. (LAPRESSE)